“I consiglieri De Blasi e Masi sollevano un problema inesistente, visto che l’Amministrazione non solo non è in ritardo sul tema, ma ha già previsto soluzioni ad hoc per i 30 lavoratori fragili”. Così l’assessora a Organizzazione e personale Maria Federica Giuliani in risposta ai consiglieri De Blasi e Masi. “Contrariamente a quanto affermano i consiglieri del Movimento 5 Stelle, l'amministrazione ha da sempre a cuore le persone in difficoltà e la strumentalità con cui viene usata una questione così delicata è solo da parte loro. I consiglieri fanno peraltro riferimento a numeri imprecisi e superati: il dato aggiornato di lavoratori fragili a metà luglio è di 30, anziché 173, poiché con l’evoluzione della situazione i singoli casi sono stati riesaminati dal medico competente e hanno trovato nella quasi totalità una soluzione adeguata. Proprio lo scorso 21 luglio si è tenuto il tavolo tecnico con i sindacati e il comitato Pari opportunità per illustrare la nuova circolare sul telelavoro e le relative soluzioni. In particolare, se per i lavoratori ancora individuati come ‘fragili’ la legislazione nazionale ha previsto la fine del trattamento speciale al 31 luglio, è proprio l’amministrazione comunale a prevedere di adottare specifiche ulteriori circolari per l’attivazione immediata del telelavoro e del lavoro agile straordinario: la nostra ottica è quindi quella di fare di più, prima e meglio rispetto a quanto richiesto dal contesto nazionale. Le circolari saranno adottate nei prossimi giorni e quindi coloro i quali hanno ancora una situazione problematica potranno avere o il telelavoro o il lavoro agile straordinario, cioè continuativo per un periodo determinato. L’amministrazione si sta facendo carico di tutte le situazioni per trovare, nell’ambito di criteri generali, la soluzione più consona alle singole specificità. Anche perché le misure precauzionali non necessariamente consistono sempre e soltanto nel ‘lavoro da casa’, ma possono rivelarsi adeguate, a seconda delle situazioni, anche misure da attivare sul luogo di lavoro, valutate da parte del medico competente che resta il soggetto di riferimento per la sorveglianza sanitaria ordinaria. Questo è quanto illustrato al tavolo tecnico, magari la prossima volta i consiglieri chiedano informazioni ai presenti”. (sc)