Lavoro agile fino alla fine della legislatura per i dipendenti comunali

L'assessora Giuliani: "Elemento caratterizzante dopo la fase sperimentale". Chiuso il nuovo interpello per i dipendenti comunali

Lavoro agile fino alla fine della legislatura per i dipendenti comunali. E' una delle principali novità che derivano dal nuovo regolamento in vigore dopo il via libera, da parte della giunta, dell'apposita delibera presentata dall'assessora al personale Maria Federica Giuliani.

"Dopo la fase sperimentale del venerdì come giorno comune per tutti i dipendenti in lavoro da remoto - ha sottolineato l'assessora - confermiamo questa scelta anche sulla scorta dell'indagine fatta sui dipendenti. Mantenendo lo stesso livello di efficienza della macchina amministrativa abbattiamo gli agenti inquinanti generati dal tragitto casa-ufficio".

In soli sette mesi di smart working, infatti (un giorno a settimana dal 1 giugno al 31 dicembre dello scorso anno), i 1705 dipendenti comunali hanno evitato emissioni di CO2 pari a quasi 79,5 tonnellate, di ossidi di azoto per 146 chili e di polveri sottili per quasi 17 chili. Sono invece oltre 23 le ore di spostamento casa-lavoro (con i relativi costi) risparmiate da ogni lavoratore. Dati scaturiti dal monitoraggio dei centri di spesa e soprattutto dal questionario realizzato dalla direzione risorse umane in collaborazione con la direzione ambiente.

"E inoltre - aggiunge l'assessore Giuliani - concludiamo direttamente con l'orizzonte temporale del mandato il lavoro agile, garantendo, naturalmente, l’apertura e l’operatività delle sedi dove vengono erogati servizi al cittadino. Abbiamo inoltre previsto ulteriori criteri di priorità per i dipendenti con patologie o con particolari carichi familiari, e numero aggiuntivo di cinque giornate di lavoro agile, rispetto alla periodicità richiesta, il cui utilizzo può essere concordato tra le parti". 

Intanto è stato chiuso il nuovo interpello per i dipendenti comunali: sono arrivate 1608 domande di lavoro agile confermando sostanzialmente le stesse già in essere. Al 30 aprile gli accordi in essere erano 1590, oltre a 47 appositi per i fragili. (fn)

 

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