La ripartenza della musica dal vivo. Mirco Rufilli (PD): “Concerto bisogna iniziare a tradurlo in lavoro e divertimento va tradotto in cultura”

Il Governo ha modificato la capienza di cinema, teatri e sale da concerto: passando infatti al 100% se all’aperto e all’80% se al chiuso. Un’ottima notizia – ha sottolineato il consigliere del Partito Democratico Mirco Rufilli nel corso di un question time al quale ha risposto l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – in vista della ripartenza. Andando verso la stagione invernale la musica dal vivo sarà soprattutto al chiuso. La prossima stagione sarà decisiva per tanti locali che propongono musica. Occorre un impegno da parte dell’amministrazione per sostenere questo comparto così importante a Firenze. Come ci ha detto l’assessore Sacchi il settore ha sofferto molto e l’amministrazione è impegnata a dare evidenza ad uno stato di crisi molto diffuso in un settore, come quello musicale, che ha vissuto molti mesi di assenza dalla scena o di limitazione delle attività a causa della pandemia. Firenze è una delle capitali della musica dal vivo. Tanti giovani interpreti sono poi diventati i più noti cantautori e musicisti della scena italiana così come esistono locali storici come il Tenax che proprio in questi giorni festeggia i 40 anni di attività. Un locale che ha saputo intrecciare i mondi underground della musica e della moda. È stato aperto un tavolo di confronto con i gestori dei locali che sono una fucina di cultura, di talenti, di figure emergenti. L’amministrazione aiuta con una stagione estiva lunga quasi sei mesi. Occorre promuovere gli strumenti di supporto, aiutare un comparto in piena sofferenza, dialogare con gli assessori alla cultura che hanno deciso di fare la rete della cultura dal vivo, continuare a dialogare col Governo e farci portavoce a livello nazionale. Un lavoro importante e fondamentale da portare avanti. Concerto – ha concluso il consigliere PD Rufilli – bisogna iniziare a tradurlo in lavoro e divertimento va tradotto in cultura. Dietro a questo mondo ci sono decine e decine di persone che vivono e sostengono le loro famiglie”. (s.spa.)

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