Jacopo Cellai e Paolo Poggi (Fratelli d’Italia): “Dopo la morte del giovane moldavo, tante le domande da porre all’amministrazione: che fine ha fatto il presidio annunciato dal Sindaco proprio in piazza Stazione?”

“Chiamarsi fuori dalla questione sicurezza equivale a dire di non essere in grado di difendere i propri cittadini”

“L’omicidio alla stazione del giovane moldavo rimette Firenze, ancora una volta, al centro dell’attenzione per la sua insicurezza. Il Sindaco e il Pd sanno soltanto prendersela con il Governo a ogni piè sospinto ribadendo che non è compito loro. Ma allora che ci stanno a fare? Perché non ci spiegano come è organizzata oggi la Polizia Municipale, quanti agenti e quante pattuglie sono in servizio di giorno e di notte? Per quale motivo non hanno mai voluto, in questi anni, aumentare i componenti del reparto antidegrado? Perché non hanno mai attivato presidi fissi nelle zone più sensibili, persino dove ci sarebbero immobili comunali già pronti per vederli realizzati come in piazza Santa Maria Novella? E che fine ha fatto il presidio annunciato dal Sindaco proprio in piazza Stazione?

L’unica riposta che sanno dare è il no, senza se e senza ma, al centro per il rimpatrio degli immigrati clandestini. Si lamentano della mancanza delle Forze dell’Ordine ma le condannano se intervengono come in occasione degli scontri al consolato americano.

Certo è importante sostenere anche una maggiore presenza, soprattutto notturna, delle pattuglie delle Forze dell’Ordine in città, ma chiamarsi fuori dalla questione sicurezza da parte di chi governa equivale a dire di non essere in grado di difendere i propri cittadini”.

Queste le dichiarazioni di Jacopo Cellai, consigliere comunale FDI e di Paolo Poggi, Responsabile sicurezza FDI Firenze. (s.spa.)

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