Impegni del Comune di Firenze come città operatrice di pace e solidarietà. Armentano, Innocenti e Perini (PD): “ Lasciamo un’eredità concreta per la prossima Consiliatura”

“Il Partito Democratico – spiegano il capogruppo Nicola Armentano con le vice capogruppo Alessandra innocenti e Letizia Perini – ha sostenuto convintamente l’approvazione della delibera “Impegni del Comune di Firenze come città operatrice di pace e solidarietà”, frutto di un lavoro svolto in questi anni dal Consiglio comunale e dalla Commissione Sette. L’atto, redatto grazie al supporto competente degli Uffici della Presidenza, valorizza anche sollecitazioni e proposte provenienti da molteplici realtà fiorentine e il percorso di confronto sui temi del dialogo e della pace promosso in questi mesi dal Presidente del Consiglio comunale.
La delibera è anche il naturale esito dell’impegno del Comune che si esprime da anni, e che ha visto un forte impegno anche in piazza per manifestare contro la guerra in Ucraina e in occasione della grande fiaccolata per la pace promossa da Padre Bernardo di San Miniato con la presenza del Rabbino capo, dell’Imam e del Sindaco di Firenze.
La delibera – aggiungono Armentano, Innocenti e Perini – valorizza il ruolo da protagonista di Firenze e di tutte le città anche in materie di solito demandate agli Stati come la promozione della pace e del dialogo tra i popoli e gli Stati.
L’atto affonda le proprie radici nella storia di una comunità rivolta da sempre alla ricerca della pace e di figure che hanno contribuito al suo sviluppo umano, culturale e politico: il Cardinale Elia Dalla Costa, Piero Calamandrei, Mario Fabiani e Giorgio La Pira.
La delibera propone molteplici atti concreti, tra questi l’adesione permanente alla Marcia per la pace Perugia – Assisi; la costituzione di una Consulta per la pace e la solidarietà, in cui siano rappresentati le associazioni, i movimenti, le realtà attivamente impegnate sui temi della pace, della nonviolenza e della solidarietà e contro ogni forma di discriminazione e cultura dell’odio, nonché l’Ufficio scolastico regionale e provinciale, l’Università di Firenze e l’Istituto universitario europeo, quali organismi chiamati a proporre iniziative di riflessione, studio e dialogo da realizzare in collaborazione con il Comune di Firenze; l’allestimento di una mostra permanente sui conflitti e sul ruolo di pace svolto da Firenze nel corso dei decenni; la realizzazione di iniziative di sensibilizzazione rivolte ai bambini e alle bambine ed ai giovani; l’organizzazione di un Festival della Pace e della solidarietà che coinvolga tutte le religioni e le fedi, le forze sociali e culturali e tutti i soggetti che hanno a cuore la pace, da realizzarsi in luoghi diversi del territorio comunale, con momenti creativi ed espositivi, dall’arte alla fotografia, dalla letteratura alla musica con il comune denominatore dello scambio di sensibilità ed esperienze d’impegno civile, culturali e religiose, di rilanciare i patti di amicizia, solidarietà e i gemellaggi sottoscritti con finalità di pace e solidarietà tra i popoli e di sottoscrivere l’Appello delle Città a favore del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (Cities Appeal for TPNW - Treaty on the Prohibition of Nuclear Weapons), promosso in tutto il mondo dalla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (Premio Nobel per la Pace 2017) a cui hanno già aderito città come Berlino, Parigi, Oslo, Ginevra. Purtroppo, anche oggi, durante il dibattito, ci sono state posizioni che ci hanno lasciato interdetti.
Lasciamo un’eredità concreta – concludono il capogruppo PD Nicola Armentano e le vice capogruppo PD Alessandra Innocenti e Letizia Perini – per la prossima Consiliatura”. (s.spa.)

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