"Stamani abbiamo audito nelle commissioni congiunte 4 e 7 l'assessore regionale Serena Spinelli in merito al rapporto regionale sull'immigrazione nel 2024. Nel corso del dibattito è intervenuto il capogruppo PD Luca Milani per lanciare un messaggio che ritengo sbagliato e anche pericoloso. In sintesi, secondo Milani, i reati compiuti dagli immigrati nel nostro paese sarebbero anche, se non soprattutto, frutto della non conoscenza di lingua e leggi. Secondo l'esponente PD di area Schlein ci sarebbe questo "problema politico" alla base del dilagare di reati compiuti da chi arriva in Toscana da altri paesi, in modo regolare o meno. Così dicendo Milani ignora, immaginiamo consapevolmente, un principio giuridico fondamentale, alla base di ogni ordinamento legislativo delle democrazie occidentali: "Ignorantia legis non excusat", ovvero "l'ignoranza della legge non scusa". In altre parole, non è possibile sottrarsi alla responsabilità per aver violato una legge adducendo come scusa il non sapere che quella legge esisteva o che non la si è compresa per la non conoscenza della lingua o magari perché, sempre a dire di Milani, cui non difetta neppure la fantasia, il nostro sarebbe un ordinamento giuridico "barocco".
Principio che, ovviamente, vale per gli italiani come per gli stranieri. Quando noi andiamo all'estero, che sia un paese UE, che so, Germania, Spagna o Francia, o fuori dall'Europa, in Tailandia, ad esempio, e non comprendiamo la lingua e la cultura locali, se compiamo un reato o violiamo un regolamento ce la fanno pagare. Un concetto talmente banale che sembra quasi pleonastico ricordarlo. Ma, a quanto pare, non per la nuova sinistra di cui Milani, e buona parte dei consiglieri di maggioranza, fanno parte in questa, per molti versi ahinoi, disgraziata consiliatura. Ci viene da concludere con un altro motto latino: "o tempora, o mores!".
Lo dichiara il consigliere di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi
(fdr)