Il Gonfalone compie 115 anni

Il Comune di Firenze celebra il suo Gonfalone e la Famiglia di Palazzo con tanti eventi, appello per la ricerca dei parenti degli 80 dipendenti che ne hanno fatto parte

Per la prima volta da quando il Comune costituì oltre un secolo fa la Famiglia di Palazzo, detta anche Famiglia del Gonfalone, l’Amministrazione Comunale ha deciso di far conoscere la storia del Vessillo della Città, venuta fuori grazie ad una accurata ricerca storica, la prima in assoluto, realizzata dal giornalista Franco Mariani ed effettuata su mandato del Sindaco Dario Nardella, che ora è stata pubblicata a cura della casa editrice Scribo nel volume “Il Gonfalone di Firenze e la Famiglia di Palazzo”, organizzando una serie di eventi che partiranno sabato 14 settembre alle ore 11,30 in Palazzo Vecchio in Sala d’Armi e proseguiranno fino a novembre in tutti e cinque i quartieri fiorentini sotto il coordinamento della Presidenza del Consiglio Comunale.

Non solo, ma nell’occasione il Presidente del Consiglio Luca Milani ha lanciato un appello alla cittadinanza per rintracciare le famiglie degli 80 dipendenti comunali, ormai quasi tutti deceduti, che in oltre un secolo di attività hanno prestato il servizio di scorta al Gonfalone, per invitarli sabato prossimo in Palazzo Vecchio al grande evento commemorativo.

“Se del Giglio di Firenze sappiamo ormai quasi tutto – ha evidenziato il Sindaco Dario Nardella nella prefazione – grazie anche alle numerose ricerche che nei secoli sono state compiute, poco o niente si sapeva del Gonfalone, il vessillo della nostra città. Grazie al giornalista fiorentino Franco Mariani oggi colmiamo questa lacuna. Mariani, con pazienza e lavoro certosino, ha ricostruito, passo dopo passo, la storia del Gonfalone, le sue origini, le sue uscite, sia in Italia che all’estero, i nomi dei dipendenti comunali che hanno fatto parte della Famiglia, l’evoluzione stessa della Famiglia. Il nostro Comune è tra i pochi comuni italiani che può vantarsi di avere un Gonfalone particolare, diverso da tutti gli altri Comuni, che sono codificati da regole araldiche ben precise dettate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Una particolarità è anche il fatto che viene scortato da chiarine, armigeri e mazzieri in costumi d’epoca”.

A tenere la commemorazione ufficiale sabato 14 settembre sarà il Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, preceduta dal saluto del Presidente del Consiglio Comunale Luca Milani, mentre il giornalista Franco Mariani terrà un excursus storico. Grazie all’attore fiorentino Francesco Grifoni sarà data voce anche ai membri della Famiglia attuale e agli ultimi pensionati, attraverso i loro ricordi registrati da Mariani a partire dagli anni duemila.

Negli appuntamenti invece nei singoli quartieri, i cui presidenti sono intervenuti questa mattina alla conferenza stampa, prenderanno la parola, oltre al giornalista Franco Mariani che ovviamente illustrerà le varie tappe storiche con numerose foto – ne ha recuperate oltre tremila relative al secolo scorso – e video, il Presidente del Consiglio Comunale Luca Milani, gli Assessori competenti che sono Alessandro Martini (Personale e Quartieri), Alessia Bettini (Cittadinanza e Partecipazione attiva), e il rispettivo Presidente del Consiglio di Quartiere.

Questi gli appuntamenti, tutti ad ingresso libero.

Palazzo Vecchio – sabato 14 settembre ore 11,30 in Sala d’Armi.

Quartiere 1 – mercoledì 13 novembre ore 17 presso Le Murate.

Quartiere 2 – giovedì 24 ottobre ore 17 presso la sede del Quartiere 2 in Piazza Leon Battista Alberti, 1/A.

Quartiere 3 – venerdì 11 ottobre ore 18 presso la Biblioteca di Villa Bandino in via del Paradiso 5.

Quartiere 4 – martedì 8 ottobre ore 17,30 presso la sede del Quartiere 4 a Villa Vogel in via Antonio Canova 72.

Quartiere 5 – martedì 24 settembre ore 17,30 sede del Quartiere 5 in via Francesco Baracca n 150/P.

“Con questi eventi – ha detto il Presidente del Consiglio Comunale Luca Milani – è intenzione del Comune far conoscere ai cittadini la storia della bandiera della città e della Famiglia che gli fa da scorta d’onore andando in tutti i quartieri. Per me è stata una vera scoperta leggere, attraverso i racconti del personale comunale oggi in pensione che il nostro Gonfalone è sempre stato dalle vecchie generazioni dei fiorentini, venerato come una reliquia. Addirittura c’era chi al passaggio del Gonfalone si faceva il segno della croce oppure lo baciava come atto di deferenza. Una deferenza che col tempo si è persa, anche perché le nuove generazioni non sono state educate a quell’educazione civica che prima era presente nelle scuole, come nelle famiglie attraverso anche il rispetto delle tradizioni e dei simboli. Noi oggi siamo abituati a vedere il Gonfalone scortato dalle chiarine, mazzieri e armigeri, ma non è sempre stato così, anzi, prima a scortare il Gonfalone, di fattezze diverse, erano dipendenti comunali che indossavano divise ottocentesche stile maggiordomi. Inoltre vogliamo rendere omaggio a tutti quei dipendenti, pensionati e attuali, quasi 100 che in questi 115 anni hanno rappresentato la città in Italia come all’estero. Infine una pagina ad hoc, come per il Giglio, sarà on line sul sito del Comune, in modo che da ogni parte del mondo si potrà approfondire la storia del nostro Gonfalone. Come Consiglio Comunale siamo poi felici che Mariani abbia voluto dedicare il libro a Graziano Grazzini, già Vice Presidente del Consiglio Comunale, prematuramente scomparso mentre era a lavoro alla sua scrivania di consigliere in Provincia, e che ancora oggi è ricordato e stimato da tutti, soprattutto dai suoi ‘avversari’ politici”.

“La mia prima uscita col Gonfalone – ha ricordato il Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani – è stata nel 1990, ventinove anni fa, quando fui eletto per la prima volta in Consiglio Comunale. Ricordo ancora l’emozione che provai in quella prima volta dietro il Gonfalone. Diventai quasi subito l’Assessore che più di altri colleghi della Giunta sostituiva il Sindaco Giorgio Morales nelle varie cerimonie ufficiali con il Gonfalone, soprattutto in quelle a carattere storico, vista la mia predisposizione culturale-umanistica. Molte le trasferte all’estero con il Gonfalone a cui ho partecipato, ma le più lontane sono state a Philadelfia, in America, nel ottobre 2001, per l’edizione americana di Splendor of Florence, e il 21 ottobre 2005 a Kioto, in Giappone, per l’anniversario di Kioto Città Imperiale. In America il nostro arrivo era previsto a metà settembre, ma la tragedia delle Torri Gemelle fece rinviare la nostra visita ad ottobre. L’uscita che però ricordo con grandissima emozione, perché mi sentivo davvero in quel momento il rappresentante della Città, fu il 24 giugno del 2009 quando il Sindaco Renzi vinse al ballottaggio le elezioni a Sindaco. Forte del mio risultato elettorale, avendo ricevuto più preferenze di tutti, ero già destinato a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio Comunale, e Matteo, per ringraziarmi dell’impegno da me profuso nelle precedenti amministrazioni come Assessore alle Tradizioni Popolari, decise di entrare in carica il giorno dopo, 25 giugno, lasciando così a me l’onore di rappresentare, legittimato anche dal voto popolare, la città di Firenze e sfilare con il Gonfalone alle cerimonie in onore del Santo Patrono”.

“La mia ricerca – ha illustrato il giornalista Franco Mariani – ha evidenziato come prima del 1902 esisteva un altro Gonfalone e chi lo scortava non indossava abiti rinascimentali, ma divise ottocentesche che poco avevano a che fare con la storia della città, a differenza invece delle chiarine e degli armigeri, che però non sono stati introdotti con la prima uscita ufficiale di quella che oggi chiamiamo Famiglia di Palazzo, ma diversi anni dopo, in maniera graduale e molto soft. Così come non si sapeva che per circa 30 anni la Famiglia aveva un proprio capitano, con un vestito proprio, che stava davanti al Gonfalone, e che è scomparso attorno agli anni Cinquanta, o che alcune copie a grandezza naturale del Gonfalone sono state inviate in varie parti del mondo, fino addirittura in America, per partecipare stabilmente alle feste e parate più importanti di New York. Che addirittura una grande bandiera col Giglio, grande 5 metri sventolava, fino agli anni Cinquanta, sulla torre di Palazzo Vecchio. Gonfalone che poi ‘faceva notizia’ oltre gli ambiti cittadini e regionali, come dimostrano i tantissimi articoli e titoli del quotidiano nazionale ‘Corriere della Sera’ che ho rintracciato e recuperato. Interessanti poi sono i ricordi di tanti membri della Famiglia ma anche quelli di tanti ex esponenti politici che hanno raccontato curiosità e aneddoti. Questo e altro si potrà conoscere partecipando agli eventi programmati grazie all’impegno del Presidente Luca Milani”.

“Il certosino lavoro di ricerca effettuato da Franco Mariani – ha sottolineato l’Assessore al Personale e ai Quartieri Alessandro Martini – ha permesso al Comune di recuperare i nomi di tutti i dipendenti comunali che ne hanno fatto parte perché non è mai esistito in Palazzo Vecchio un archivio storico sul Gonfalone e le uscite della Famiglia. Il lavoro di Mariani ci permette oggi di ringraziare pubblicamente tutti i dipendenti comunali, 24 attuali e quelli passati, oltre 80, e le loro rispettive famiglie, tutti accomunati dal fatto che hanno speso parte della loro attività sottraendola agli affetti familiari, anche in caso di feste importanti come Pasqua, la festa del Patrono, e a volte anche a Natale. In totale, ogni anno, la Famiglia del Gonfalone esce per non meno di 76 volte, che possono anche aumentare, a seconda degli inviti, fino a 150-180 uscite annue. In media possiamo dire che la Famiglia esce come minimo 2 o 3 volte a settimana. Oggi a far fronte a queste uscite ci sono una ventina di dipendenti comunali. La possibilità di eventi in tutti i quartieri è una grande opportunità per i fiorentini che avranno così modo di conoscere una parte della storia della città fino ad oggi mai raccontata e conosciuta. Un grazie anche ai Presidenti dei Quartieri che non appena hanno ricevuto la richiesta di organizzare questi eventi in pochi giorni hanno provveduto alla scelta delle date, riconoscendo l’importanza di questo progetto sul Gonfalone portato avanti dal Presidente Milani”.

Un’occasione per ringraziare i dipendenti che si sono messi a disposizione della città – ha detto l’assessore alla Partecipazione Alessia Bettini – ma anche per coinvolgere attivamente i cittadini di tutti i quartieri su un elemento fortemente identitario per Firenze come quello del Gonfalone. Un modo per riscoprire e valorizzare l’impegno sociale a cui tutti i cittadini sono chiamati per il bene della città, a partire dal tema della Bandiera e del suo legame a una parte importante della storia cittadina”.

Il Gonfalone è un segno di appartenenza – ha detto la presidente del Quartiere 3 Serena Perini – e ci aiuta a ritrovare l'idea di essere cittadini di Firenze. E' il nostro segno di appartenenza. Il nostro Gonfalone è il più bello di tutti e tutti lo guardano con ammirazione”.

Dobbiamo tornare a far sentire importante questo simbolo della nostra città. E' per noi una bandiera – ha concluso il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni – ed è per noi un onore ed un orgoglio. Occorre raccontare la storia del Gonfalone alle nuove generazioni comprese le medaglie: quella d'oro per la Resistenza e al Valor militare, quella per l'alluvione del Concilio vaticano e quella al Valor civile”. (s.spa.)

Per informazioni, tel. 328 8785360.

Iniziative per i 115 anni del Gonfalone di Firenze
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