Il Consiglio comunale ha ricordato il poeta del cinema Vittorio Taviani

Il 17 dicembre 2012 gli era stata conferita, insieme al fratello Paolo, la cittadinanza onoraria di Firenze

In apertura di seduta il Consiglio comunale ha ricordato il cittadino onorario di Firenze Vittorio Taviani scomparso domenica. Col fratello Paolo ha scritto e diretto tanti capolavori cinematografici tra cui “Padre Padrone” ispirato al romanzo di Gavino Ledda, “La notte di San Lorenzo” affresco della campagna toscana con, sullo sfondo, la Seconda Guerra Mondiale, “Kaos”, ispirato dalle novelle di Luigi Pirandello, e più recentemente “Cesare non deve morire” Orso d'Oro al Festival di Berlino e David di Donatello e “Maraviglioso Boccaccio” dove avevano rivisitato le Novelle del Boccaccio del Decameron e dove veniva sottolineato che sono le donne la “forza della società”.

I fratelli Taviani, seppur nati a San Miniato, sono stati storicamente sempre vicini a Firenze sul piano culturale e, più volte, anche in campo internazionale hanno esternato il profondo affetto ed il legame che nella loro vita hanno avuto con la città di Firenze, manifestando la loro cultura e i loro sentimenti come espressione di fiorentinità, rappresentando per la toscana e per Firenze l'espressione più autentica di un cinema di qualità, impegnato, in grado di cogliere con coinvolgimento e spirito di riflessione problematiche storiche e sociali di assoluto significato.

Il fecondo sodalizio umano e artistico di Vittorio col fratello Paolo ha prodotto capolavori di raffinatezza e passione civile, tra cui anche il documentario “L'Italia non è un paese povero” del 1960. Vittorio è stato davvero un poeta del cinema e con la sua scomparsa tutto il cinema italiano perde un padre. (s.spa.)

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