Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne. Maria Federica Giuliani (Vice presidente del Consiglio comunale): “No alla violenza. Esiste una fitta rete di sostegno sul territorio e bisogna denunciare”

“Un plauso al Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti che dal prossimo 1° gennaio introdurrà un nuovo articolo al codice deontologico sul comportamento da tenere nei casi di femminicidio, violenza, molestie”

Nonostante la giornata internazionale che si celebra in tutto il mondo il 25 novembre – spiega la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – sia istituita ormai da oltre venti anni, il dramma della violenza sulle donne purtroppo continua a colpire. In questi anni il grande attivismo di molte associazioni e delle istituzioni ha portato alla costituzione di una rete di sostegno per le donne che non sono più sole. I numeri restano purtroppo ancora troppo alti, e così devastanti, quando trattiamo del dramma della violenza sulle donne. Dobbiamo ancora lavorare molto per arrivare ad un cambio di cultura perché questi casi di violenza e di femminicidi ci fanno capire che la mentalità generale ancora non è cambiata. Sono rimasta esterrefatta dai numeri che rilevano come nel corso del lockdown, da marzo a giugno 2020, sono raddoppiate le richiesta d’aiuto e sono passate ad un +120% rispetto allo stesso periodo del 2019. Vorrei fare un plauso al prezioso lavoro dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, professionisti che hanno ruolo determinante nella società e che, ponendosi questo problema, hanno deciso che dal prossimo 1° gennaio 2021 sarà integrato il Testo Unico che regola la deontologia dei giornalisti con l’articolo 5 bis che recita:

Rispetto delle differenze di genere. Nei casi di femminicidio, violenza, molestie, discriminazioni e fatti di cronaca, che coinvolgono aspetti legati all’orientamento e all’identità sessuale, il giornalista:

a) presta attenzione a evitare stereotipi di genere, espressioni e immagini lesive della dignità della persona;

b) si attiene a un linguaggio rispettoso, corretto e consapevole. Si attiene all’essenzialità della notizia e alla continenza. Presta attenzione a non alimentare la spettacolarizzazione della violenza. Non usa espressioni, termini e immagini che sminuiscano la gravità del fatto commesso;

c) assicura, valutato l’interesse pubblico alla notizia, una narrazione rispettosa anche dei familiari delle persone coinvolte”.

Un lavoro importante ed una buona notizia da parte di una categoria così importante di professionisti che ha deciso di prendere posizione – sottolinea la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – attraverso l’uso delle parole nel rispetto della differenza di genere, evitando così di cadere in vecchi stereotipi, con un linguaggio rispettoso delle vittime e dei familiari delle vittime. Questo aiuterà sicuramente moltissimo nella presa di coscienza del percorso di cambiamento necessario nella cultura dominante e nella mentalità stereotipata dei generi ancora troppo diffusa”. (s.spa.)

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