Venerdì 12 Maggio, eccetto Porta San Niccolò
Firenze aderisce alla Giornata mondiale per la fibromialgia e all’iniziativa ‘Illuminiamo la fibromialgia’ dell’associazione CFU OdV. E lo fa illuminando di viola le porte storiche della città, eccetto Porta San Niccolò, in quanto sono presenti delle impalcature.
La speciale illuminazione, realizzata a cura di Firenze Smart, sarà visibile venerdì 12 maggio e ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sulla fibromialgia, che colpisce prevalentemente le donne in età lavorativa. Questa patologia è definita anche ‘malattia invisibile’ per l’assenza di marker clinici e di segni evidenti sul corpo della persona.
In Italia la fibromialgia ha una prevalenza del 2,2%: pur essendo, probabilmente, una patologia con forte impronta genetica essa ha bisogno di cause scatenanti o facilitanti: sono considerati fattori di rischio la giovane età, stress psicologico, i fattori sociodemografici e il malessere sociale. Alcuni studi interessanti hanno evidenziato la relazione tra fibromialgia e catastrofi naturali, attentati, Covid-19, guerra del Golfo.
“Come Consiglio comunale – spiega il presidente Luca Milani che parteciperà all’evento – abbiamo approvato una mozione per chiedere interventi rivolti al riconoscimento della fibromialgia e alla cura del malato. Si tratta di un’urgenza non più procrastinabile. Occorre far presto in quanto i pazienti con sindrome fibromialgica, soltanto in Toscana, si stima siano circa 500.000, con un solo ambulatorio specifico dedicato a questa patologia”.
La fibromialgia è una malattia poco conosciuta che insorge prevalentemente nelle persone di età adulta in una percentuale variabile tra l’1 e il 3% della popolazione mondiale, in Italia si calcola che circa 2 milioni di persone ne soffrano. La fibromialgia per essere diagnosticata a un paziente passano in media 7 anni e viene curata principalmente con farmaci antidolorofici che sono scarsamente efficaci e non risolutivi. La fibromialgia causa una tensione muscolare con dolori ai muscoli e ai tessuti fibrosi (tendini e legamenti) di tipo cronico e diffuso che si possono associare a astenia, problemi cognitivi, affaticamento, mancanza di sonno, mal di testa, dismenorrea, problemi cognitivi, freddo, ansia, depressione, acufeni.
“Se pensiamo – continua il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – che già nel 1992 la sindrome fibromialgica era stata riconosciuta come malattia dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e che il Parlamento Europeo nel 2009 invitava a mettere a punto una strategia comunitaria sostenendo campagne di sensibilizzazione a livello nazionale, si capisce come sia urgente riconoscerla e regolarla”. La mozione chiede di mettere a punto una strategia comunitaria per riconoscerla come “malattia”; contribuire a diffonderne la conoscenza favorendo accesso a informazioni dirette ai sanitari così come ai pazienti; facilitare l’accesso a diagnosi e trattamenti; promuoverne la ricerca anche attraverso la raccolta dei dati. (s.spa.)