Fratelli d'Italia: “L'Italia non si ricatta, liberate subito i nostri pescatori sequestrati in Libia!”

Draghi: “Presentata una risoluzione in consiglio comunale” 

Siamo al fianco delle famiglie dei 18 pescatori italiani rapiti in Libia più di un mese fa e chiederò che il sindaco di Firenze esprima solidarietà alle famiglie nonché si attivi affinché il governo prontamente si muova per riportare a casa i nostri connazionali” così dichiara Alessandro Draghi capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Vecchio.

Fratelli d'Italia ha già incontrato le famiglie e si è messa a disposizione, garantendo di fare tutto quanto nelle possibilità per cercare una soluzione pacifica affinché i pescatori detenuti dalle truppe di Haftar vengano rilasciati sani e salvi – aggiunge Draghi –. Si auspica che l'Italia riceva il supporto della comunità internazionale affinché si arrivi alla liberazione immediata dell’equipaggio italiano e dei pescherecci, con la garanzia di una maggior sicurezza nei nostri mari. Oggi stesso depositerò una risoluzione dal momento che ritengo fondamentale non dimenticare i nostri connazionali che rischiano la vita essendo detenuti da una fazione armata non riconosciuta dalla comunità internazionale”. (fdr)

 

Segue il testo della risoluzione

 

Soggetto primo proponente: Alessandro Draghi

Gruppo consiliare: Fratelli d’Italia

Oggetto: liberate i pescatori italiani

Data: 10 Ottobre 2020

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO che la marina militare del generale Haftar ormai più di un mese fa, ha sequestrato e portato a Bengasi due pescherecci provenienti da Mazara del Vallo, con 16 pescatori a bordo, mentre altre due imbarcazioni sono riuscite a fuggire, senza riuscire ad evitare però il sequestro del primo ufficiale e del comandante;

APPURATO che in tutta Italia molti amministratori locali stanno chiedendo al governo di intervenire per riportare a casa i 18 pescatori rapiti da oltre un mese in Libia.

RICORDATO che dal 1 settembre scorso 18 pescatori italiani sono stati sequestrati da dei predoni libici mentre pescavano in acque internazionali.

RAVVISATO un incredibile silenzio mediatico ed istituzionale sulla vicenda

VERIFICATO che essi sono tenuti prigionieri in un luogo imprecisato dalla fazione libica del generale Haftar, il pretendente governatore non riconosciuto dalla comunità internazionale, che in cambio dei nostri pescatori chiede la liberazione di quattro scafisti libici accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di omicidio plurimo per la morte di una cinquantina di immigrati lasciati soffocare nella stiva della barca che stavano conducendo presso le nostre coste.

ATTESO CHE con questo appello vogliamo innanzitutto riaccendere i riflettori su questa vicenda ma anche sollecitare il governo ad un intervento militare in Libia, che riteniamo l'unica soluzione praticabile, per riportare finalmente i 18 pescatori a casa dalle loro famiglie;

Premesso tutto ciò di cui sopra:

INVITA IL SINDACO

· ad esprimere solidarietà alle famiglie dei pescatori rapiti e detenuti in Libia

· a sollecitare il governo e le autorità preposte a un intervento immediato affinché i pescatori italiani siano riportati a casa al più presto;

Firenze, 10/10/2020

 

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