Francesco Pastorelli (PD): “Dagli Stati Uniti una lezione sul calcio all’Italia. Parità di compensi e premi sia alle calciatrici che ai calciatori tutte le volte in cui giochino per la propria Nazionale”

“Nel calcio il nostro Paese pretende, direi a ragione, nonostante l’ultima debacle mondiale, di essere sempre tra i protagonisti nell’olimpo del calcio globale. Di contro siamo abituati a guardare agli USA come al paese del football, del basket o del baseball.

Stavolta però gli Stati Uniti – spiega il consigliere del Partito Democratico Francesco Pastorelli – danno una lezione di calcio all’Italia: lì, come altrove, il movimento del calcio femminile è in grande sviluppo (ricordo che anche Firenze vanta una grande squadra femminile, protagonista del campionato di serie A ormai da diverse stagioni) e le calciatrici statunitensi hanno promosso una causa nei confronti della propria federazione accusata di discriminarle per aver ricevuto, negli anni, un salario e dei premi nettamente inferiori a quelli dei colleghi uomini.

Per inciso, mentre la nazionale maschile USA è una sorta di parvenue dei campionati mondiali, la nazionale femminile USA è protagonista costante delle competizioni internazionali ed ha vinto 4 delle 8 edizioni dei mondiali femminili fin qui disputate, contribuendo allo sviluppo del movimento e ad avvicinare tante giovani a questo sport.

Ecco, le indomite calciatrici non si sono arrese neppure davanti a questa sfida e, trascinando la federazione davanti ad un Giudice hanno ottenuto un accordo col quale la Federazione si è impegnata ad assicurare la parità di compensi e premi sia alle calciatrici che ai calciatori tutte le volte in cui giochino per la propria Nazionale.

Il tema dei diritti degli atleti e la parità salariale e non solo, soprattutto in quegli ambiti nei quali si ha a che fare con federazioni nazionali e, dunque, con soldi pubblici sono argomenti noti sui quali anche il nostro gruppo ha sollecitato più volte attenzione con atti, che ho condiviso con piacere, volti alla parità di genere nel professionismo, oggi appannaggio solo di alcuni sport maschili (privando così le atlete di tutta una serie di diritti e tutele) o anche sollecitando una parità nei premi riconosciuti ad atleti normodotati e paralimpici, oggi – precisa ancora il consigliere PD Francesco Pastorelli – fortemente differenziati a sfavore di questi ultimi.

Si tratta certamente di una battaglia di civiltà in quel settore, lo sport, al quale sempre più riconosciamo un valore formativo, educativo e sociale dirimente per la crescita degli individui e, segnatamente, dei nostri giovani dunque, purtroppo, stavolta non possiamo che prendere atto che gli Stati Uniti battono l’Italia 1-0, sperando davvero che il nostro Paese abbia presto l’occasione di rifarsi”. (s.spa.)

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