Firenze ospita la conferenza internazionale ‘Long Term Care. Aging in place’ e diventa laboratorio internazionale per nuovi modelli di welfare

L’assessore Funaro: “Vogliamo lanciare una piattaforma mondiale per l’innovazione nell’assistenza agli anziani, che consiste nel riunire un pool di esperti per sperimentare nuove azioni”

La long term care, l’assistenza a lungo termine per gli anziani non autosufficienti, è da tempo nell’agenda delle politiche pubbliche dei paesi industrialmente avanzati e si prevede sia destinato a crescere lo squilibrio tra domanda di assistenza, che aumenta a causa del progressivo invecchiamento della popolazione, e le risorse pubbliche a disposizione alle quale necessariamente si affiancano modelli di welfare fondati su risorse private.

Ma saranno le nuove generazioni disponibili a pagare per le esigenze degli anziani di domani? In che limiti? A quali programmi dare la priorità, alle pensioni o all’assistenza? Quale livello di equità, e quindi di redistribuzione, potremo permetterci? Per rispondere a queste domande Firenze ha deciso di ospitare la conferenza internazionale ‘Long Term Care. Aging in place’, (Palazzo Vecchio, 28 febbraio - Istituto degli Innocenti, 1-2 marzo), promossa dalla Rete Long Term Care Alliance in collaborazione con Regione Toscana, Fondazione CR Firenze, Comune di Firenze, Fondazione Montedomini, con il contributo della Fondazione Internazionale Menarini, dell’Istituto degli Innocenti e dell’Ordine dei Medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Firenze.

La conferenza riunirà a Firenze personalità di rilievo mondiale per affrontare in modo interdisciplinare la problematica dell’assistenza alle persone anziane che sta diventando uno dei fattori di crisi più importante per la sostenibilità dei modelli di welfare delle nostre società. Oltre al professor Niccolò Marchionni, ordinario di gerontologia e geriatria all’Università di Firenze, guideranno le sessioni di lavoro fra gli altri Nir Barzilai dell’Albert Einstein College of Medicine, William Reichman della società canadese Baycrest, Gianluca Misuraca del Centro di Ricerca della Commissione Europea e Ludovic Subran di Allianz and Euler Hermes.

Fra i partecipanti ci saranno dirigenti oltre che italiani anche dei Ministeri della Sanità e Welfare di Svezia, Norvegia, Svizzera o Olanda, dirigenti di strutture per anziani, architetti, geriatri e assistenti sociali.​ ​La conferenza ‘Long Term Care. Aging in place’ punta a fare di Firenze la prima città laboratorio per politiche innovative dedicate all’assistenza agli anziani.

“Firenze è orgogliosa di ospitare questo convegno internazionale - ha detto l’assessore al Welfare Sara Funaro -. Il tema dell’invecchiamento della popolazione è serio e va affrontato con grande attenzione perché sta aumentando in maniera esponenziale la fascia della terza età, quella over 65. Sta aumentando in tutto il mondo e in particolare sul nostro territorio: basta pensare che abbiamo oggi nel Comune di Firenze, dove gli over 65 sono oltre 43mila, gli over 75 sono oltre 54mila con numeri importanti di ultracentenari. Possiamo dire che a Firenze oltre 98mila persone su 380mila abitanti sono over 65”. “Le previsioni degli esperti dicono che nel 2050 una persona su tre sarà over 65 - ha continuato Funaro -. Questo vuol dire che dobbiamo lavorare sia sull’allungamento dell'autonomia, agendo sulla prevenzione, sia sulle prospettive per offrire sistemi sempre più innovativi per l’assistenza delle persone non autosufficienti”. “Con questa iniziativa vogliamo non solo raccogliere le buone esperienze e quelle che possono essere le prospettive per il futuro - ha concluso l’assessore - ma vogliamo lanciare una piattaforma mondiale a Firenze per l’innovazione nell’assistenza agli anziani, che consiste nel riunire un pool di esperti per sperimentare nuove azioni”.

“Siamo orgogliosi di partecipare a questa conferenza internazionale - dice Luigi Paccosi presidente della Fondazione Montedomini - sia come Montedomini sia come città di Firenze perché pensiamo sia importante avviare un laboratorio sul tema dell’assistenza agli anziani, un tema che nei prossimi anni sarà fondamentale per la tenuta sociale ed economica dei nostri Paesi. È importante parlarne a Firenze che è una delle città più longeve del mondo e speriamo che questo appuntamento sia il primo di una lunga serie. Dobbiamo trovare modelli nuovi ed è fondamentale avviare una riflessione multidisciplinare utile a trovare le soluzioni più appropriate”.

Per avere un’idea di quanto il numero di anziani vada aumentando si pensi che nel mondo esistono oggi 900 milioni di persone con età superiore ai 65 anni, nel 2050 saranno 2 miliardi.​ ​L’Italia in particolare è la nazione che ha la presenza di ultra sessantacinquenni più alta d’Europa.

In Toscana sono presenti circa 940 mila anziani (dato Istat al 1° gennaio 2017) che rappresentano il 25 % della popolazione (la maggior parte dei quali, quasi 99 mila, vivono nell’area fiorentina, 50 ogni mille assistiti dai servizi territoriali, dati Ars 2017). ​​Le previsioni per il 2050 stimano che 1 toscano su 3 avrà più di 65 anni. Con l’aumento degli anziani è plausibile attendersi più malati cronici e non autosufficienti, accompagnati da una riduzione delle persone in età adulta (45-64 anni) potenzialmente fonte di assistenza per queste persone.

La conferenza ‘Long Term Care. Aging in place’ si aprirà alle 18 di domani nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio con i saluti del sindaco Dario Nardella, dell’assessore al Welfare della Regione Toscana Stefania Saccardi, del professore ordinario di gerontologia e geriatria all’Università di Firenze Niccolò Marchionni, del presidente dell’Asp Montedomini Luigi Paccosi, di William Reichman di LTC Alliance Conference. La serata avrà come ospiti il maestro Alberto Veronesi, direttore artistico del Festival Puccini. L’iniziativa è realizzata con il sostegno di Pictet e della Fondazione Internazionale Menarini.

 

In allegato il programma dei tre giorni della conferenza internazionale

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