Energia, le città europee chiedono una risposta unitaria

Lettera aperta di Eurocities

In vista del Consiglio europeo di questa settimana, che valuterà lo stato dei mercati energetici e affronterà gli ultimi sviluppi della guerra della Russia contro l'Ucraina, i sindaci della rete Eurocities hanno firmato una lettera aperta chiedendo ai leader europei “una risposta europea audace e unitaria alla crisi energetica esacerbata dall'aggressione russa all'Ucraina”. La lettera è stata firmata da Dario Nardella, sindaco di Firenze e presidente di Eurocities; Burkhard Jung, sindaco di Lipsia e vicepresidente di Eurocities; Rafał Trzaskowski, sindaco di Varsavia e tesoriere di Eurocities; Mathias De Clercq, sindaco di Gand e segretario di Eurocities, in rappresentanza degli oltre 200 sindaci aderenti.

 

“Siamo stati in prima linea nelle crisi sanitarie ed energetiche, adottando misure coraggiose per riorganizzare i servizi, riallocare i budget e proteggere le persone più vulnerabili attraverso misure sociali mirate - affermano i sindaci nella lettera - ma ora i prezzi dell'energia alle stelle e la pressione inflazionistica stanno mettendo a rischio la fornitura dei servizi pubblici”.

I sindaci mettono nero su bianco alcune richieste: attuare rapidamente le misure di emergenza già concordate dai ministri dell'Energia dell'UE e coinvolgere città e regioni nella loro attuazione per abbassare i prezzi per aiutare cittadini e imprese; imposte straordinarie dirette sulle società energetiche per la mitigazione della povertà e l'accelerazione della transizione energetica nelle città; garantire un accesso diretto e rapido per le autorità urbane ai finanziamenti di emergenza dell'UE e l’introduzione di una regola d'oro nel quadro fiscale dell'UE che non consideri gli investimenti a lungo termine nelle infrastrutture verdi, digitali e sociali come debiti; attuare misure mirate per affrontare la povertà energetica e proteggere i gruppi più vulnerabili dagli impatti negativi legati al costo della vita, come gli sportelli unici gestiti nelle città, che forniscono una leva fondamentale per combattere la povertà energetica e coinvolgere le persone nella transizione energetica; dare priorità alle azioni che promuovono la riduzione della domanda, risparmiando così energia, come i limiti di velocità, l'abbassamento delle temperature minime e le campagne di sensibilizzazione.

"Come città - prosegue la lettera -, stiamo assumendo un ruolo guida nell'incoraggiare i cambiamenti comportamentali in diversi settori come i trasporti, l'illuminazione pubblica, il riscaldamento e il raffreddamento, per ridurre il consumo di energia e coordinare gli sforzi di riduzione della domanda ma c’è la necessità di un maggiore coordinamento tra i diversi livelli di governo per lavorare insieme per rispondere all'attuale crisi. I prossimi accordi sul pacchetto Fit for 55 e RePowerEU sono opportunità chiave per fare un ulteriore passo avanti per proteggere i cittadini, garantire l'autonomia strategica dell'UE e accelerare una transizione sostenibile e inclusiva verso una UE climaticamente neutra”.

 

La lettera può essere consultata a questo link: https://eurocities.eu/latest/cities-demand-a-bold-and-unified-european-response-to-the-energy-crisis/



 

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