Emergenza climatica ed ambientale. Approvata, all'unanimità, mozione in Sesta Commissione

Leonardo Calistri (Presidente Commissione Ambiente, vivibilità urbana e mobilità): “L'ambiente non ha colore politico e deve essere salvaguardato”

Approvata in Commissione Ambiente, vivibilità urbana e mobilità una mozione che chiede al sindaco di dichiarare simbolicamente lo stato di Emergenza Climatica e Ambientale e a predisporre iniziative per rendere più incisive le azioni per la riduzione delle emissioni, l’introduzione delle energie rinnovabili e del risparmio energetico nei settori della pianificazione urbana, nella mobilità, negli edifici, nel riscaldamento e nell’incremento e riqualificazione del verde pubblico, anche intensificando il coinvolgimento delle società partecipate e dei cittadini e associazioni.

“L'ambiente non ha colore politico – sottolinea il presidente della Commissione Leonardo Calistri – e sono molto contento e soddisfatto che questa mozione, frutto di due diversi testi presentati, sia stata approvata all'unanimità. I problemi ambientali sono ormai nelle agende politiche di tutti i Governi e di tutte le amministrazioni pubbliche. La mozione che porteremo in Consiglio comunale vuole dare un forte contributo al Comune di Firenze per lavorare proficuamente su questi temi strategici”. (s.spa.)

 

Mozione con Oggetto: Dichiarazione di emergenza climatica ed ambientale

Proponente Sesta Commissione

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Vista la mozione n.579/2019 ritirata dai proponenti: Bundu, Palagi;

Vista la mozione n.614/2019 ritirata dai proponenti: Armentano, Calistri, Albanese, Giuliani, Di Puccio, Bianchi, Conti, Bonanni, Innocenti; Felleca, Rufilli, Pampaloni, Fratini, Perini, Calì, Sparavigna, Piccioli, Giorgetti.

 

La Sesta Commissione elabora un nuovo testo coordinando i precedenti atti ritirati;

 

Premesso che il pianeta si trova di fronte a profondi mutamenti climatici ed in assenza di azioni concrete, entro pochi anni, saremo ad un punto di non ritorno. Il gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) ha ripetutamente illustrato la situazione e lanciato l’allarme sugli effetti irreversibili dei cambiamenti climatici, invitando gli Stati ad assumere decisioni urgenti;

Che i mutamenti in corso riguardano anche il nostro Paese e non sono più sufficienti le sole politiche di mitigazione ma sono necessarie politiche attive di adattamento e trasformazione sia nei territori rurali- agricoli che nelle città;

Che secondo l’IPCC vi è una stretta relazione tra l’attività umana e il cambiamento climatico. Con il ritmo attuale, entro il 2030 la temperatura media globale rischia di aumentare di 1,5 gradi centigradi. Tale incremento potrebbe produrre lo scioglimento del permafrost, l’innalzamento dei mari con la scomparsa di vaste zone costiere, la propagazione di malattie infettive, l’insorgere di nuove patologie, nonchè danni ecosistemici per foreste e zone umide, l’aumento della desertificazione e la riduzione dell’acqua potabile e che pertanto la risposta deve essere immediata e non può transigere dalla necessità di ridurre progressivamente le emissioni di gas serra;

Considerato che l’Accordo di Parigi del 2015 sul clima, sottoscritto da 192 Nazioni tra cui l’Italia, impegna gli Enti Territoriali a porre in essere tutte le misure per contrastare il surriscaldamento del Pianeta e in particolare a: 1) intensificare i loro sforzi e sostenere le iniziative volte a ridurre le emissioni; 2) costruire resilienza e ridurre la vulnerabilità agli effetti negativi dei cambiamenti climatici;

Ricordato che il movimento internazionale che nella giornata del 15 marzo e del 24 maggio 2019 ha dato vita allo sciopero per il clima “Climate strike”, in grado di scuotere le coscienze, mostra l’attenzione delle nuove generazioni, che rischiano di scontare conseguenze irrimediabili per il proprio futuro, verso la questione chiave del cambiamento climatico;

Ricordato che l'area fiorentina si segnala – con studi fra l'altro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità – come una delle più colpite a livello nazionale per l'inquinamento atmosferico e acustico.

Ricordato che la situazione locale, nazionale e internazionale richiede un incremento degli sforzi da parte di tutti gli attori istituzionali al fine di giungere a risultati i più strutturali e incisi sul tema dei cambiamenti climatici.

Dato atto al Comune di Firenze di un impegno di lungo periodo rispetto alle problematiche dei cambiamenti climatici con l’obiettivo:

a) di continuare a realizzare un nuovo sistema di trasporto pubblico e di mobilità efficace, efficiente e pulito;

b) di continuare a riqualificare e sviluppare parchi e il verde urbano.

Apprezzato che l’Amministrazione Comunale ha recentemente annunciato la volontà di continuare a mettere a dimora gli alberi prevedendo un piano con 15.000 alberi nuovi in città, anche con forme partecipative per i cittadini interessati;

Ricordato che il Comune di Firenze aderisce all’iniziativa “Covenant of Mayors for Climate & Energy” (il nuovo Patto europeo dei Sindaci per l’energia ed il clima) implementando con nuove azioni green i piani d’azione già approvati, tra cui il Paes (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, il Secap (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima) e il Piano per la Qualità dell’Aria 2016/2019;

Ricordato che il suddetto il PAES prevede di ottenere nell’anno 2020 una riduzione delle emissioni di CO» del territorio cittadino almeno pari al 25% rispetto a quelle rilasciate in atmosfera nel 2005 (adottato come anno di riferimento) grazie all’attuazione di 86 azioni, divise in 9 settori di intervento (edilizia, illuminazione, mobilità e trasporti, fonti rinnovabili e cogenerazione, pianificazione territoriale e verde pubblico, appalti pubblici, coinvolgimento dei cittadini, informazione e comunicazione e rifiuti);

Ricordato che il Comune di Firenze ha aderito al protocollo “Plastic Free Challenge” riconoscendo la necessità di implementare con urgenza tutte le azioni che possono contribuire a limitare l’aumento della temperatura, come ci chiedono gli scienziati;

Fatto presente che nella seduta del Consiglio regionale dell'11 giugno 2019 è stata approvata la mozione n. 1793 che impegna la Giunta regionale a dichiarare lo stato di emergenza climatica ed ambientale in Toscana, quale assunzione di consapevolezza e responsabilità politica, e ad attivarsi affinché il Governo dichiari lo stato di emergenza climatica ed ambientale in tutto il nostro Paese;

 

INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE

 

1) a dichiarare simbolicamente lo stato di Emergenza Climatica e Ambientale e a predisporre iniziative per rendere più incisive le azioni per la riduzione delle emissioni, l’introduzione delle energie rinnovabili e del risparmio energetico nei settori della pianificazione urbana, nella mobilità, negli edifici, nel riscaldamento e nell’incremento e riqualificazione del verde pubblico, anche intensificando il coinvolgimento delle società partecipate e dei cittadini e associazioni;

2) a riconoscere un ruolo centrale nell’agenda politica dell’Amministrazione comunale alla “lotta ai cambiamenti climatici”, in ossequio all'applicazione – per quanto di competenza – alle indicazione dell'accordo di Parigi e dai protocolli in tema a cui l'amministrazione aderisce – con azioni conseguenti, analizzando e tenendo conto in ogni azione/iniziativa amministrativa degli effetti che comportano sul clima e degli obiettivi dei protocolli suddetti nonché delle scadenze che essi individuano per le realtà cittadine;

3) a strutturare un dialogo istituzionale con gli enti governativi regionali e nazionali, affinché si pongano in essere i provvedimenti, seguendo una governance multilivello, per il contrasto del cambiamento climatico e lo sviluppo di un modello di economia circolare per rendere le attività umane sostenibili sia a livello ambientale che a livello sociale e affinché l’innovazione tecnologica sia a beneficio della collettività;

4) a richiedere l’esclusione dal “patto di stabilità” delle spese e degli investimenti delle regioni e degli enti locali volti alla riduzione delle emissioni climalteranti, all’efficienza e al risparmio energetico, alla messa in sicurezza del territorio per la prevenzione dal dissesto idrogeologico e dalla siccità e sostenere le iniziative del movimento Fridays for Future nelle loro iniziative di promozione e sensibilizzazione sui temi del climate strike e dela lotta ai cambiamenti ambientali;

5) a fare propria l’esigenza di migliorare lo stato di salute del nostro Pianeta strutturando e sostenendo un piano di informazione ed educazione della cittadinanza per l’orientamento verso modelli di consumo sostenibili contrastando le abitudini deleterie per l’ambiente e per l’uomo, attraverso la sensibilizzazione del cittadino a comportamenti virtuosi improntati alla sostenibilità ambientale e sociale come la riduzione della produzione di rifiuti, dello spreco di acqua, di energia e alimentare ed indirizzandolo verso un uso responsabile delle risorse naturali.

 

Il Presidente

Leonardo Calistri

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