Draghi (Fratelli d'Italia) ricorda l'anniversario del gennaio nero di Baku

"Domani il centenario della nascita del P.C.I., ricordiamo le vittime di quella ideologia"

Questo l'intervento del capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi

"Nonostante nel gennaio di cento anni fa, a causa di una scissione con i socialisti a Livorno nasceva il P.C.I., ai compagni di casa nostra che tuttora si sentono eredi di quel partito passato alla storia, mi preme ricordare quanti fatti drammatici ha celato e nasconde ancora oggi quella dottrina totalitaria. 
Ho ricordato in consiglio comunale gli eventi di Vilnius, il sacrificio di Jan Palach, episodi simbolici che ci ricordano quanto lunga e dura è stata la lotta per la libertà dal comunismo dei popoli europei.
Dall’incontro odierno con la comunità azerbaigiana in Italia, rappresentata dalla Dott.sa Turan Sadigi, sono venuto a conoscenza di un'altra vicenda, di cui oggi ricorre l’anniversario, poco nota in occidente e che sarebbe necessario far emergere: il Gennaio nero di Baku, quando il 19-20 Gennaio 1990, nell’estremo tentativo di reprimere la rivolta nella nascitura repubblica azera, l’esercito dell’armata rossa represse nel sangue una civile manifestazione. In quella storia c’è un frangente che mi cattura l’attenzione: una giovane coppia, di  27 anni lui e di 19 lei, giusto appena sposati: Ilham fu ucciso a sangue freddo dalla repressione sovietica, scomparendo nella notte del 19 gennaio, mentre con altri concittadini cercava inutilmente di fermare i soldati oppressori. Fariza, sua moglie, non resse al dolore, e si tolse la vita. Era in attesa di un bambino. 

"La notte più dolorosa della nostra storia - dichiara la Dott.ssa Sadigi - che ha donato noi un futuro libero! La mia gente, ha sofferto, tanto dolore, tante ingiustizie abbiamo vissuto, moltissimi massacri disumani sulla nostra pelle. Tuttavia non abbiamo mai smesso di lottare per la libertà, perché ciò che conta è essere liberi, liberi dal comunismo e da qualsiasi regime che soffoca un popolo con le sue regole, capaci di andare contro i diritti umani.
Ricordiamo i martiri che hanno sacrificato la loro vita per la libertà opponendosi ad un regime criminale capace di schierare migliaia di soldati  contro civili disarmati, capaci di massacrare senza pietà sia donne che bambini".

Domani sarà il centenario della nascita del Partito Comunista italiano, rammentiamo queste storie - conclude Draghi -, piccole gocce di un mare di terrore in cui quella ideologia ha gettato il mondo intero". (fdr)

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