Draghi (FdI): "Monopattini elettrici, e perché no?"

"Basiti per il dietro front del Comune che li considera troppo rischiosi per Firenze, eppure solo due mesi fa era in procinto di fare un bando. Per la città un'occasione mancata"
 

"Ganza, ecologica e futurista". Così definisce la micro mobilità il consigliere di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi, vice presidente della commissione Ambiente e Mobilità a Palazzo Vecchio.

"Nel Marzo 2019 – ricorda Draghi – il Comune approvò una mozione per richiedere  “di attivarsi immediatamente per la pubblicazione del bando per i monopattini elettrici, con un occhio particolare all'individuazione delle regole per la sua gestione”. Giusto a Luglio il Ministero dei trasporti attraverso un Decreto aveva regolamentato il settore della micro mobilità, difatti l’Assessore Del Re alla luce di ciò non aveva esitato a dichiarare sui giornali che a breve “avrebbe sperimentato il monopattino elettrico secondo le direttive”. Tuttavia, oggi si apprende da un articolo de La Nazione che l’assessore Giorgetti ha compiuto un dietro front, a mio parere, inspiegabile". "Perciò – annuncia il capogruppo – sarà presentata un’interrogazione per chiedere i motivi di questo cambio di passo; non è possibile che le strade strette e la segnaletica comportino particolari “rischi” o almeno, non era al corrente l’amministrazione comunale due mesi fa che la città avesse queste peculiarità? Cosa ne sarà dei Segway, dei monowheel, degli hoverboard che già esistono e circolano in città?".

"Fratelli d’Italia ritiene che la mobilità alternativa (bike, scooter, car sharing) sia stato un apporto benefico per la città in questi anni, come lo sarebbe il car pooling. Basti notare il successo che ha avuto il bike sharing utilizzato tantissimo da residenti, turisti e studenti.

Il monopattino elettrico è un'innovazione che potrà aiutare la città di Firenze ad essere meno inquinata, a velocizzare e rendere agevoli gli spostamenti della cittadinanza, a partire da quella più giovane" conclude Draghi. (fdr)

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