Dieci anni di open data, pubblicati 2mila dataset aperti a disposizione di tutti

Ultimo nato il dataset delle terrazze panoramiche degli alberghi di Firenze. Al via la chatbot per informazioni sugli opendata

Duemila dataset pubblicati sul portale opendata del Comune di Firenze: la cifra tonda arriva oggi, 17 ottobre 2021, a dieci anni esatti dal lancio nel 2011 della prima versione del sito. L’ultimo arrivato, per festeggiare il decimo ‘compleanno’ del portale è il dataset delle terrazze di Firenze, sia quelle degli alberghi che quelle accessibili al pubblico senza consumazione. Inoltre, al via la chatbot per chiedere informazioni sugli open data. Tra i dataset disponibili si va dagli 80mila alberi pubblici alle aree della città interessate dai lavori della tramvia e quotidianamente aggiornate; ma anche la Firenze Sound Map (mappa sonora "tenera" interattiva e open source dei suoni della città), i posti liberi nei parcheggi, le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, i punti di accesso wi-fi pubblici, parchi e le aree verdi, le aree cani, i punti noleggio bici, i fontanelli dell’acqua pubblica, le farmacie di turno, la protezione civile, i percorsi ciclabili, il rilievo 1:500 della città, l’annuario statistico (con oltre 900 dataset), lo stradario storico e la mappatura degli spazi pubblici a disposizione della cittadinanza per rendere sempre più semplice e trasparente la conoscenza degli spazi utilizzabili in città. Anche i dati del portale ‘Le Botteghe di Firenze’ lanciato durante il lockdown sono stati poi resi disponibili in formato open data. Tra i più recenti, i dataset delle 33 lapidi dantesche pubblicato per celebrare il 700esimo anniversario della morte di Dante e il dataset della toponomastica al femminile, con la localizzazione su mappa dei luoghi, delle vie e delle piazze di Firenze intitolate a donne. 

“Gli opendata sono le nuove infrastrutture della città - afferma Cecilia Del Re, assessore all’Innovazione tecnologica e Smart City del Comune di Firenze -: sono un bene comune che mettiamo a disposizione di tutti per dare informazioni e servizi e per costruirci sopra nuovi progetti che in questi anni hanno dato vita anche a nuove start-up. La città dei dati è la città smart perché punta ad essere più efficiente e più inclusiva”.

Tanti anche gli appuntamenti organizzati legati al mondo open data: l’incontro con i professionisti del settore edilizia, urbanistica e ambiente per illustrare le potenzialità dell’uso degli open data nella professione; l’evento sul Data Journalism; l’incontro di formazione e divulgazione su come cambia il lavoro del giornalista con i dati aperti e il periodico stage formativo con gli studenti delle scuole superiori presso la direzione Sistemi Informativi. Molti anche i progetti nazionali, europei e internazionali che negli anni hanno riguardato i dati aperti, come Replicate e What Work Cities di Bloomberg Philantropies. Infine, le iniziative di disseminazione del progetto Firenze Digitale: dagli incontri organizzati dalla Camera di Commercio di Firenze con gli attori del digitale e le forze dell’ordine, ai recenti workshop sui dati e sulla smart city. (sc)

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