De Blasi (MoVimento 5 Stelle): “Restauro infinito della Loggia del Bigallo. Un vero e proprio affare per qualcuno a danno dei cittadini fiorentini e della dignità dell’intera città”

“Oggi in Consiglio Comunale abbiamo chiesto conto all’Assessora al Welfare Funaro dei lavori interminabili in corso alla Loggia del Bigallo in Piazza Duomo” così il capogruppo De Blasi.

“Ebbene riteniamo doveroso sottolineare la gravità della situazione: prima di tutto i lavori dovevano essere già terminati da oltre due anni e invece sono ormai trascorsi 56 mesi e ancora la Loggia, le facciate e le coperture adiacenti l’edificio che affaccia su Piazza San Giovanni e su Via de’ Calzaiuoli, sono ancora coperte da enormi pannelli pubblicitari”.

“L’Assessora Funaro ha indicato quale termine dei lavori la fine del 2023 e qui, oltre allo sgomento, sorge anche il secondo e gravissimo motivo di sdegno”.

“Sì, perché l’azienda fiorentina di pubblicità Real Media S.r.l. che si occupa del restauro della Loggia non paga alcun canone di concessione del suolo pubblico all’Amministrazione Comunale, ma elargisce ogni mese ad A.S.P. Montedomini, proprietaria dell’immobile, una somma che appare del tutto esigua rispetto a quanto invece percepisce dai grandi brand per esporre la pubblicità in Piazza Duomo, una delle piazze più famose e visitate al mondo” prosegue De Blasi.

“I nostri dubbi sono stati purtroppo confermati. Quale vantaggio avrebbea terminare i lavori in tempi brevi una società che paga la ristrutturazione di un immobile posto in una delle piazze più frequentate al mondo con gli introiti derivanti dalle pubblicità?” ci chiediamo.

“Più pubblicità porta più soldi nelle casse dell’azienda e quindi meno interesse a finire i lavori di restauro. Semplice e drammatico allo stesso tempo”.

“Per chiudere in bellezza, avevamo infine chiesto all’assessora quante visite gratuite per cittadini e studiosi sono state effettuate nel corso del 2022 sui ponteggi della Loggia, così come previsto. Anche qui, la risposta che è stata fornita da Funaro è del tutto inadeguata”.

“Non è stato fornito alcun dato e le poche visite effettuate sono avvenute solo dopo la fine dello stato di emergenza, quindi da aprile 2022. Se così stanno le cose, perché non indicarne il numero e i partecipanti?”

“Abbiamo intenzione di approfondire la questione perché gli interrogativi aperti sono molti, le risposte fornite pressochè nulle e i soldi in ballo invece sembrano assai elevati” conclude il pentastellato De Blasi. (s.spa.)

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