Dante, mostra di Limosani sul 'poeta eterno'

Presentata oggi a Palazzo Vecchio

In occasione delle celebrazioni dantesche del 2021, la Città di Firenze e l’Opera di Santa Croce hanno deciso di collaborare a un grande progetto sul Sommo Poeta. All’interno di questa cornice, che prevederà molteplici iniziative, i due Enti vogliono annunciare la realizzazione della mostra “DANTE, il poeta eterno”, un’installazione site-specific curata da Felice Limosani che prende vita dalle incisioni ottocentesche dell’illustratore francese Gustave Doré.

 

L’opera si configura come un’attività culturale di ampio respiro, capace di attualizzare gli archivi storici sotto forma di esperienza museale, didattica e digitale, ed è stata presentata oggi a Palazzo Vecchio dall'assessore alla cultura Tommaso Sacchi, dal vicepresidente dell'Opera di Santa Croce don Alessandro Andreini, dal curatore Limosani e da Beatrice Garagnani Ferragamo, ambasciatrice del progetto.

La mostra non intende spiegare l’opera del Poeta, ma raccontarne la vita attraverso le iconografie di Gustave Dorè. Si tratta di una proposta espositiva fortemente correlata al ruolo di Santa Croce come luogo particolare della memoria dantesca. Nella basilica infatti, nel 1837, con la collocazione del cenotafio (tomba vuota) trova espressione il culto risorgimentale di Dante come padre della lingua italiana, mentre la statua del poeta che viene sistemata al centro della piazza nel 1865 costituisce un simbolo dell’Italia Unitaria. È un legame antico quello tra Dante e Santa Croce: alcuni storici avanzano l’ipotesi che Dante abbia frequentato lo studium del convento, mentre sulle pareti della basilica Andrea Orcagna ha dipinto l’Inferno (1344-1345), un affresco che per la prima volta presenta riferimenti precisi al poema dantesco.

L’obiettivo è attualizzare e valorizzare l’opera dantesca attraverso una mostra esperienziale, in cui l’utilizzo della tecnologia amplifichi la percezione e lo stimolo sensoriale, creando un paradigma di fruizione innovativo che contempli anche la condivisione e la divulgazione dei contenuti della mostra in altri ambiti, per esempio quello scolastico.

Le immagini, rese disponibili dagli Archivi Alinari di Firenze, daranno vita a un’esperienza immersiva adatta a un pubblico ampio e variegato. L’esperienza, nel suo insieme, è pensata come un percorso combinato di immagini statiche retro illuminate, proiezioni e immagini movimentate attraverso la realtà virtuale.

Il progetto si avvarrà della direzione scientifica del Professore Emerito di Letteratura Italiana Enrico Malato, del supporto del centro di studi danteschi Centro Pio Rajna, nonché dell’attività di Beatrice Garagnani Ferragamo che, in qualità di ambasciatrice, si impegnerà a curare il progetto sotto il profilo sociale. 

Un’iniziativa innovativa, con una forte vocazione culturale, umanistica e sociale, rivolta a un pubblico nazionale, internazionale e, soprattutto, alle nuove generazioni.

 

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