Cultura, confronto Italia-Francia su come farla ripartire

Tavola rotonda online con l’ex ministro della cultura francese Aurélie Filippetti e l’assessore alla cultura parigina Carine Rolland

Un tavolo bilaterale italo-francese per un piano internazionale di rilancio della cultura dopo l’emergenza Covid. E’ quello promosso oggi da Firenze dal sindaco Dario Nardella e dall’assessore alla cultura e relazioni internazionali Tommaso Sacchi con un incontro online al quale hanno partecipato anche l’ex ministro della cultura francese Aurélie Filippetti, l’assessore alla cultura parigina Carine Rolland, il sindaco di Marsiglia Benoit Payan, l’ambasciatore francese a Roma Christian Masset, la console francese a Firenze Manon Hansemann, il professore e filosofo Massimo Cacciari, il professore ed economista Pier Luigi Sacco, il sovrintendente del Teatro del Maggio musicale Alexander Pereira Stéphane Lissner, sovrintendente del Teatro di San Carlo di Napoli e Emmanuel Demarcy-Mota, direttore del theatre de la Ville di Parigi.

L’iniziativa, in collaborazione con Villa Finaly, ha riguardato vari temi come il sovraffollamento museale, la cultura come leva del turismo e della ripresa, i musei diffusi, la digitalizzazione dell’arte.

“Questo incontro - ha dichiarato il sindaco Nardella - nasce da un'esigenza condivisa e dall'ovvia necessità di riportare al centro dell'attenzione il settore delle arti e della cultura, tra i più penalizzati dalla crisi pandemica. L'obiettivo è trasformare questa crisi in un'opportunità per un cambiamento radicale nelle politiche culturali, sia quanto a gestione che quanto a visione strategica”.

“Ci sono due sfide che non possiamo assolutamente mancare di cogliere - ha sottolineato l’assessore Sacchi -: il dialogo con l’innovazione tecnologica che si è dimostrato vitale per continuare a veicolare la produzione culturale per quanto possibile e se non altro a mantenerla viva; e la collaborazione fra i protagonisti della scena culturale non solo all’interno dei propri confini nazionali ma anche internazionali”. A questo proposito Sacchi ha citato la collaborazione già in essere tra il Teatro della Toscana e il Theatre de la Ville di Parigi, e lo scambio appena avvenuto tra Firenze e il Louvre di Abu Dhabi durante la recente missione negli Emirati Arabi in vista dell’apertura di Expo 2020. “Questo è il momento - ha concluso Sacchi - di intensificare ancora di più il dialogo fra le istituzioni culturali europee, se vogliamo trasformare questa crisi in opportunità di cambiamento per dare forma all’ Europa del futuro”.

(edl)

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