Costa San Giorgio, Gruppo PD: “Un luogo per moltissimo tempo chiuso ai cittadini, può tornare fruibile con una molteplicità di usi differenti”

“L’ex caserma Vittorio Veneto verso l’accessibilità pubblica è un obiettivo cruciale finalmente raggiunto. Un luogo abbandonato viene restituito alla città. Troviamo assurdo – sottolinea il capogruppo PD Nicola Armentano – che ci sia chi ancora solleva polemiche e che alimentano soltanto confusione.
Respingiamo anche ogni tipo di accusa di scarsa trasparenza e poco coinvolgimento dei cittadini: la giunta Nardella lavora moltissimo sulla partecipazione, basti pensare che con Firenze Prossima ha messo in campo un percorso ampio di condivisione sulle scelte strategiche per la città. Costa San Giorgio e l’ex caserma Vittorio Veneto sono state oggetto di un lungo iter amministrativo partito nei primi anni 2000. I momenti di confronto su questo progetto non sono mai mancati, c’è stato un lungo approfondimento in questi anni e anche in questo mandato, molte occasioni nelle commissioni competenti. Non ci stiamo alla narrazione delle decisioni prese nelle segrete stanze. C’è il momento dell’ascolto e del confronto, a cui seguono le azioni. Adesso il risultato è che finalmente questo luogo, per moltissimo tempo chiuso ai cittadini, può tornare fruibile con una molteplicità di usi differenti. E questi sono fatti, non parole. C’è un soggetto privato certo, ma a cui il soggetto pubblico ha prescritto limiti e regole da rispettare, e che comunque realizza un investimento da non sottovalutare, con ricadute da un punto di vista di posti di lavoro innanzitutto. Si tratta di un’importante operazione di recupero che denota visione, soprattutto se guardiamo anche agli altri interventi urbanistici realizzati in città come quello relativo alla Manifattura Tabacchi o l’ex caserma Lupi di Toscana – aggiunge il capogruppo PD Armentano – oggetto della delibera già passata al vaglio del Consiglio comunale. Tutti sottendono un’idea di città, che è quella di non lasciare contenitori dismessi ma di consentire ai cittadini di viverli appieno, un’idea che, come PD, sosteniamo con convinzione”.
“La volontà sul recupero di immobili pubblici di proprietà dell’Amministrazione sono chiare – prosegue il consigliere PD e presidente della Commissione urbanistica Renzo Pampaloni – come dimostrano le recenti iniziative di valorizzazione degli immobili pubblici di proprietà comunale come Villa di Rusciano e le Gualchiere di Remole.
L’obiettivo della variante non è definire la proprietà dell’immobile (privato dal 2013) ma quello di cercare di individuare le modalità migliori con cui garantire fruibilità alla cittadinanza di questo complesso.
Su questo registriamo, per altro, nella delibera di approvazione, rispetto alla delibera di adozione, un ampliamento delle aree che saranno oggetto di apertura al pubblico, tra cui la terrazza panoramica su Vicolo delle Cave ma soprattutto la parte del giardino e degli orti che saranno ripristinati.
La variante consentirà di continuare la funzionalizzazione dei contenitori dimessi, il recupero e salvaguardia di beni culturali altrimenti destinati ad una progressiva depauperazione, il miglioramento dell'inserimento paesaggistico del complesso con la demolizione degli edifici incongrui e con il recupero delle aree verdi. Obiettivi urgenti visto lo stato in cui è stato ridotto l'immobile e questo senza dimenticare le ricadute pubbliche, non solo in termini di accessibilità ad una area da sempre interclusa, ma anche in termini di opere di compensazione previste che andranno a beneficio dei cittadini dell’Oltrarno.
Nell’ordine del giorno del Gruppo PD allegato alla delibera si chiede anche di istituire un tavolo tecnico di monitoraggio in grado di individuare soluzioni specifiche per il complesso in termini di efficientamento energetico, i cui risultati saranno utili per ampliare progressivamente l'utilizzo di tali tecnologie anche nelle zone A. Nell’ordine del giorno – conclude il presidente della Commissione urbanistica Renzo Pampaloni – viene poi richiesto all’Amministrazione di monitorare gli effetti sulla mobilità e di interagire con il proponente nell’individuazione dei parcheggi satellite in grado, auspicabilmente, di intercettare anche le richieste di parcheggi pertinenziali dei cittadini del centro storico”. (s.spa.)

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