Convegno per i trenta anni di AICAT (Associazione Italiana dei Club Alcologici Territoriali)

L’intervento in aula della capogruppo di Italia Viva Mimma Dardano (Presidente Commissione Sanità)

Questo l’intervento in aula della capogruppo di Italia Viva Mimma Dardano (Presidente Commissione Sanità)

"Il convegno per i trenta anni di AICAT (Associazione Italiana dei Club Alcologici Territoriali) rappresenta un traguardo che tutti dovremmo guardare con interesse, perché diciamolo pure, l’alcol è ciò che di più democratico esista al mondo.

Nonostante questo però fino al 1984 la sanità pubblica non si è occupata dell’essenza della problematica alcol, cioè della dipendenza, ma si limitava a prendersi cura delle complicanze fisiche e, a volte, psichiche che l’alcol provocava. Lo sviluppo dei programmi alcologici rappresentato un passo decisivo nel sostenere all’interno della comunità, l’efficacia del confronto reciproco e della condivisione di questo radicato problema sempre rimasto, per motivi culturali, negli angoli più dimenticati della coscienza individuale e collettiva.

Attraverso il metodo innovativo dell’approccio ecologico sociale ai problemi alcol- correlati è stato messo in risalto il protagonismo delle famiglie e della comunità, si è favorito il riconoscimento formale delle reti dell’auto mutuo aiuto nonché fatte emergere risorse e potenzialità inesplorate. La partecipazione diretta delle famiglie ha consentito non solo di mettere in evidenza interrogativi e bisogni ma è stata di stimolo per una maggiore consapevolezza dei propri comportamenti nonché un messaggio culturale di rispetto e attenzione nei confronti di se stessi e della collettività.

Nel corso degli anni si è passati da una prevalente attività di prevenzione dei problemi alcolcorrelati ad una maggior attività di promozione della salute, attraverso una diffusione capillare sul territorio della collaborazione tra servizi socio sanitari, privato sociale e in particolare i gruppi dell’auto mutuo aiuto.

Vedere il Salone dei 500 strapieno di gente e soprattutto famiglie provenienti da tutta Italia, vedere il Tuscany Hall strapieno non solo di gente ma soprattutto di storie di vita debordanti dal desiderio di comunicare la soluzione al loro problema, giovani meno giovani tutti insieme per confrontarsi e far festa. È stato una grande traguardo che Firenze ha accolto in questi giorni.

La sfida per il futuro è che tutti i servizi e le risorse coinvolte sappiano fare rete per affrontare la multidimensionalità del bisogno e del disagio a dimostrazione ancora una volta di quanto la costruzione di significative relazioni siano alla base di efficaci interventi di prevenzione.

Un ringraziamento va a tutte le persone che con competenza hanno reso possibile questo percorso e dedicato con passione il loro tempo in questi trenta anni".

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