Convegno di riforma della Polizia Locale, l’assessore Gianassi: “Dal consigliere Grassi una polemica pretestuosa sulla partecipazione del comandante Casale”

Una polemica pretestuosa. L’assessore alla sicurezza urbana e Polizia Municipale Federico Gianassi liquida con queste parole le dichiarazioni del consigliere comunale Tommaso Grassi in merito alla partecipazione del comandante Alessandro Casale al Forum nazionale della Sicurezza urbana. L’appuntamento, organizzato dall’Unione dei comandanti della Polizia Locale, si è svolto il 22 maggio scorso alla Camera di Commercio e ha visto la partecipazione del sindaco Dario Nardella e dell’assessore Gianassi, oltre molti altri rappresentanti di istituzioni e di comandanti di Polizia Locali di tutta Italia. “Il sindaco Nardella ed io siamo stati invitati dall’Unione dei comandanti della Polizia Locale ‘Unico’ di cui Casale ha partecipato e ricopre, pro tempore, il ruolo di presidente dell’associazione. Si sono trattati di interventi di saluto e testimonianza dell’interesse alla tematica trattata, ovvero le possibilità di riforma della Polizia Locale che potrebbe essere oggetto di attenzione nella legislatura appena iniziata anche recuperando le questioni dibattute nella scorsa legislatura”. Sul ruolo in cui il comandante era presente all’appuntamento, l’assessore ribadisce che “Casale ha partecipato in qualità di residente di Unico, l’Unione dei comandanti di Polizia Locale. Mentre gli appartenenti al corpo presenti mentre gli appartenenti al corpo hanno partecipato al momento formativo su loro richiesta e previa autorizzazione dell’Amministrazione.  “Le supposizioni del consigliere Grassi sulla presenza del comandante  mi sembrano soltanto un modo per fare ancora una polemica pretestuosa”.  “Il consigliere Grassi ci chiede se condividiamo la posizione del comandante Casale in merito alla riforma della Polizia Locale. Si è discusso in particolare della riforma nazionale richiesta dalle Polizie Locali da molto tempo ma condivisa anche da molti sindaci sul sistema di accesso alle banche dati oggi precluso alla Polizia locale nell’attività di presidio del territorio. Mi sembra un tema ragionevole su cui siamo disposti a discutere  come siamo soliti fare sulle tematiche importanti”. (mf)
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