Consiglio comunale, l’assessore Gianassi: “I consiglieri facciano loro lavoro senza gridare al complotto”

“Mancate risposte? Solo nel 2% dei casi”

“Mi viene il dubbio che i consiglieri siano confusi oppure non sappiano fare bene alcuni calcoli: altrimenti non si spiega come mai dichiarino che la giunta si faccia beffe di loro e sia carente nelle risposte alle loro richieste”. Lo afferma l’assessore ai rapporti col consiglio comunale Federico Gianassi in merito a quanto affermato dai consiglieri di opposizione. “I numeri – spiega Gianassi – sono inoppugnabili e dimostrano che i consiglieri mentono: le mancate risposte rasentano il 2% circa. Nel 2016 sono state presentate 887 interrogazioni, di cui risultano solo 16 ‘non risposte’; nel 2017 le interrogazioni sono state 925, e solo 23 non risposte. Ancora più confortanti i numeri degli altri atti: i question time del 2016 risultano tutti risposti, oppure quelli decaduti sono diventati interrogazioni; nel 2017 non hanno avuto risposta 13 question time su 642; dei 180 question time del 2018 presentati finora, risultano 7 non risposte. Le domande di attualità risultano tutte evase”. Per quelle non risposte è sempre consentito di trattarle in consiglio comunale “I consiglieri poi confondono consapevolmente interrogazioni con richieste di informazioni a soggetti terzi – prosegue -. Le prime sono rivolte alla giunta le seconde, come prevede la legge e il regolamento, devono essere rivolte ai soggetti competenti”. “Non capiamo quindi – conclude Gianassi – a cosa si riferiscano i consiglieri di opposizione. Forse a loro preme più fare polemiche pretestuose che non attenersi alla realtà dei fatti. Più che gridare a un fantomatico ‘complotto’ contro di loro, farebbero meglio a concentrarsi nel loro lavoro di consiglieri, lavoro che non si esaurisce certo nello scrivere interrogazioni”. (edl)
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