CFP, Grassi, Verdi e Amato: "Locali inagibili per colpa del Comune e bandi della Regione Toscana con sempre meno fondi, e criteri inadeguati"

Approvata in Commissione Lavoro la proposta di un atto comune sul tema da rivolgere alla Regione

"Finalmente si è svolta l'audizione con la Vicesindaca Giachi e la dirigente del settore sul Centro Formazione Professionale del Comune di Firenze. - affermano il Consigliere comunale Tommaso Grassi, e le Consigliere Donella Verdi e Miriam Amato - Da quest'anno il Comune non potrà più utilizzare i locali di Via Pisana, destinati ai corsi del settore industria e meccanica, perchè non sono più agibili. Su questo l'ammistrazione ci ha informato che provvederà a trovare una soluzione per i corsi già avviati, ma sospenderà l'attivazione dei nuovi corsi in questo settore non avendo più una propria sede a norma: grave che si sia aspettato la dichiarazione di inagibilità, senza provvedere in tempo a pianificare i lavori per la ristrutturazione."

"La situazione di stallo che dallo scorso anno i corsi del CFP del Comune di Firenze sta vivendo è dovuta però anche a delle scelte della Regione Toscana che non solo come ha deciso da dieci anni parifica il CFP comunale con quello di una qualsiasi agenzia di formazione privata, non solo riduce ogni anno i fondi per questo settore che invece avrebbe sempre più bisogno di risorse per rispondere alla sempre più crescente dispersione scolastica, ma ha introdotto una norma per la quale prima di assegnare un secondo corso allo stesso soggetto deve esaurire l'assegnazione di un corso a tutte le agenzie in graduatoria. Un sistema che non garantisce minimamente un criterio meritocratico, azzera la qualità delle diverse offerte, e non fa differenza tra un corso organizzato da un ente pubblico rispetto a quello di un privato, parcellizza i corsi in una miriade di soggetti che sono più difficilmente controllabili. Numerose sono le segnalazioni che ci sono pervenute di casi in cui questi corsi, che dovrebbero essere gratuiti, vengono fatti pagare alle famiglie. La Regione si attivi per controlli seri: se i fondi regionali non sono sufficienti a coprire le spese vuol dire che sono necessarie maggiori risorse."

"E' lo stesso Comune ad evidenziare come alcuni corsi siano svolti da agenzie terze la cui professionalità spesso è dubbia, salvo rari casi come quella della Madonnina del Grappa la cui collaborazione con il Comune è costante. In un momento storico in cui devono essere attivate tutte le risorse possibili per contrastare e prevenire la dispersione scolastica non comprendiamo come mai la Regione stia immobile su questo tema. Abbiamo proposto che in questo settore siano riversate anche, in regime pubblico, i corsi per richiedenti asilo: troppo difficile pensare ad un numero limitato di posti per gli ospiti dei CAS in ogni corso attivato? Tutte queste riflessioni e proposte chiederemo che possano entrare a far parte del documento che la commissione lavoro, come deciso oggi, licenzierà nelle prossime sedute". (fdr)

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