Castello, Grassi e Collesei: "Quando il Pd non sa che pesci prendere lancia l'allarme fake news. Non solo sappiamo leggere i documenti ma sappiamo come è stata scritta la convenzione del 2005"

"Proprio perché siamo 'anziani' del Comune non solo sappiamo leggere bene i documenti ma sappiamo anche quali fossero gli impegni tra Comune e privati del 2005. - affermano Grassi e Collesei - Eravamo, nel 2005, Consiglieri di quartiere 5 e sapevamo bene che per il Comune di Firenze avrebbe significato un esborso significativo dover gestire 80 ettari di verde in più. Quando il Pd non sa che pesci prendere lancia l'allarme fake news."

"Non a caso la convenzione, seppur rinviasse ad una successiva convenzione la definizione degli specifici accordi, chiariva che gli oneri per la gestione e la manutenzione dell'area del parco e di quella attorno al laghetto sarebbe stato a carico, per 66 anni, del privato. Basterebbe che l'assessore si fosse letto la stampa dell'epoca e le note del Comune. Certo, non vogliamo questionare sugli aspetti tecnici ma a questo punto ci dica l'assessore, con o senza laghetto, come intende gestire il parco. Oppure non dovendo più sedere in giunta quando sarà conclusa la sua realizzazione, così come non pare suo interesse onorare gli impegni delle amministrazioni precedenti, non lo ritiene un proprio problema?" aggiungono gli esponenti dell'opposizione.

"Crediamo che sulla gestione di un parco da 80 ettari non si possa ironizzare o non prendere sul serio la difficoltà della sua gestione e degli oneri necessari per la manutenzione. Presenteremo una interrogazione per capire se esiste un piano e un'idea del Comune, e in caso quale essa sia. Oppure si crede di poter gestire i problemi di un'area unitaria di molti ettari con ordinanze per vietare quello o l'altro uso?" concludono grassi e Collesei. (fdr)

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