Car valet, interrogazione parlamentare di Forza Italia

Presentata dall'On. Stefano Mugnai dopo che il Consiglio comunale aveva approvato la risoluzione di Jacopo Cellai. "Porre rimedio a una situazione assurda che mette a rischio i lavoratori"

L'On. Stefano Mugnai ha presentato un'interrogazione parlamentare alla Camera dei Deputati sul caso del Car valet, dopo che il Consiglio comunale aveva approvato, lo scorso 4 marzo, una risoluzione presentata dal capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai.

"Una situazione assurda, quella che si è venuta a creare con le ultime modifiche al codice della strada del dicembre scorso – spiega Cellai –. All'articolo 93, infatti, è stato inserito il divieto di guida di veicoli stranieri da parte di cittadini italiani (per la precisione a chi ha la residenza in Italia da più di 60 giorni), pena multe salatissime e addirittura la sospensione della patente. Un errore che deve essere corretto al più presto per tutelare gli operatori di hotel e garage che si trovano a rischiare, per fare il proprio lavoro di car valet ai clienti stranieri, di essere sottoposti alle sanzioni o, in alternativa, di negare il servizio".

L'interrogazione presentata dall'On.Mugnai chiede al Governo di "sapere come intenda salvaguardare il lavoro dei dipendenti di imprese di garage italiane residenti in Italia da più di sessanta giorni che conducono un'autovettura con targa straniera di un cliente da hotel a garage o da garage ad altro garage". (fdr)


Segue il testo dell'interrogazione


Premesso che 


il comma 1bis dell'art.93 del d.lgs. 30.04.1992 n.285 ( codice della strada ) introdotto dall'art. 29bis del D.L. 04.10.2018 n. 113, come modificato dalla legge di conversione 01.12.2018 n. 132 prevede che " salvo quanto previsto dal comma 1ter è vietato a chi ha stabilito la residenza in Italia da oltre sessanta giorni, circolare con un veicolo immatricolato all'estero" 


il comma 1ter recita : "nell'ipotesi di veicolo concesso in leasing o in locazione senza conducente da parte di un'impresa costituita in un altro  Stato membro dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo  che  non ha stabilito in Italia una sede secondaria o  altra  sede  effettiva, nonche' nell'ipotesi di veicolo concesso in comodato  a  un  soggetto residente  in  Italia  e  legato  da  un  rapporto  di  lavoro  o  di collaborazione con un'impresa costituita in  un  altro  Stato  membro dell'Unione europea o aderente allo Spazio economico europeo che  non ha stabilito in Italia una sede secondaria od altra  sede  effettiva, nel  rispetto  delle  disposizioni  contenute  nel  codice   doganale comunitario, a bordo del veicolo deve essere custodito un  documento, sottoscritto  dall'intestatario  e  recante  data  certa,  dal  quale risultino il titolo e la durata della disponibilita' del veicolo.  In mancanza  di  tale  documento,  la  disponibilita'  del  veicolo   si considera in capo al conducente.


con la nuova normativa anche i dipendenti di imprese di garage italiane residenti in Italia da più di sessanta giorni  che conducono un'autovettura con targa straniera di un cliente da hotel a garage o da garage ad altro garage contravvengono alla legge e sono soggetti alle sanzioni previste


Che detta situazione sta bloccando questo tipo di servizio che interessa un numero rilevante di lavoratori e mette a rischio livelli occuazionali e che, la fattispecie in questione, necessita di un intervento normativo che ne salvaguardi l'operato


Che la fattispecie ora a rischio non ha evidentemente niente a che fare con l'obiettivo che la norma si propone di raggiungere 


Interroga il Governo


Per sapere come intenda salvaguardare il lavoro dei dipendenti di imprese di garage italiane residenti in Italia da più di sessanta giorni  che conducono un'autovettura con targa straniera di un cliente da hotel a garage o da garage ad altro garage 

 

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