Calistri e Fossombroni (Capigruppo di Firenze Democratica al Consiglio comunale e al Quartiere 2): “Demolizione scuola Calvino alle Cure: poco coinvolgimento dei cittadini. Trovare una soluzione per i parcheggi”

“Firenze Democratica ha ricevuto molteplici segnalazioni da parte dei cittadini e dei commercianti delle Cure per la rivoluzione nelle soste nella zona centrale del rione, intorno alla Scuola Italo Calvino che sarà completamente demolita nei prossimi tre mesi.
La popolazione – spiega il capogruppo di Firenze Democratica in Comune Leonardo Calistri e Chiara Fossombroni – lamenta di non essere stata coinvolta nella progettazione del nuovo plesso scolastico, e soprattutto di non essere stata informata del fatto che per almeno tre mesi scompariranno una cinquantina di posti auto tra via Boccaccio, via del Bersaglio, via Calandrino e via Maffei. I residenti hanno appreso il tutto da cartelli di divieto e chiusura strada apparsi il venerdì pomeriggio per il lunedì mattina: alcuni - i più arditi - hanno chiesto notizie agli operai della ditta che stava innalzando barriere a chiusura della strada.
Perché non informare la popolazione di quanto sarebbe avvenuto di lì a poco?
Nella zona il parcheggio è un problema annoso, la pulizia delle strade costringe i lavoratori a maratone notturne. Non è accettabile che si prospettino tre mesi di delirio e per giunta “a sorpresa”, senza nessuno che si prenda la briga di informare. Il commercio di vicinato, già provato da anni di lavori per la piazza, seguiti dalla pandemia, è riunito da decenni in un Centro Commerciale Naturale, un'associazione che ha una rappresentante a cui sarebbe bastata una mail.
Come Firenze Democratica – concòudono Calistri e Fossombroni – chiederemo all’assessore perché non ci sia stata quella minima informazione di cortesia e perché non si sia pensato ad alcuni atti a compensazione (sospensione del divieto di sosta per pulizia, utilizzo delle aree a di parcheggio a rotazione destinandole a residenti) e quali siano gli intendimenti dell’amministrazione per evitare il caos”. (s.spa.)

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