Bocci, Draghi e Cellai: “Scandalo SaS, si azzeri la società”

I consiglieri di centrodestra commentano la vicenda. “Le principali cariche nascosero i reati?”

I vertici sapevano ma non denunciarono, così oggi appare lo scenario a conclusione delle indagini. In questi mesi è cambiato il mondo a causa dell'epidemia, la quasi totalità dei cittadini fiorentini ha dovuto smettere di lavorare, cosa che non è successa al direttore Rebecchi, che nonostante l'intero mondo politico gli abbia chiesto di farsi da parte rimane ancora lì al suo posto. E SaS, da avere un solo direttore adesso ne ha due, in quanto Nardella a lui, che ricordiamo è indagato nell'inchiesta, ha affiancato un altro dirigente del Comune come "commissario". Lo dichiarano il coordinatore del centrodestra Ubaldo Bocci, il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e il collega di Forza Italia Jacopo Cellai.

Dove si trova questo piano di rilancio - attacca Cellai -, che a gran voce il sindaco aveva annunciato, nel giorno in cui si arrogò il diritto di dichiarare che se uno scandalo SaS era cominciato era solo perché lui era stato il promotore dell'inchiesta? Intanto la vicenda giorno dopo giorno si è allargata a macchia d'olio e avrebbe coinvolto tecnici, segretari e politici. Segretarie e segretari di assessori e di uffici di Palazzo Vecchio e del Consiglio regionale della Toscana, il responsabile dell'ufficio verbali della Polizia Municipale, non ultimo l'ex amministratore unico Tani”.

Un totale di 57 avvisi di garanzia inviati quasi tutti per degli squallidi favoritismi da quattro soldi, infatti la maggior parte delle multe tolte agli amici rappresentano divieti di sosta o sosta sulle strisce blu, importi da meno di 30 euro l'una - commenta Draghi -; può essere una vicenda che finirà come polvere sotto al tappeto? L'abuso d'ufficio e di posizione non è una pagina vergognosa della nostra società che ci eravamo lasciati alle spalle? Ora che i cittadini si trovano ad affrontare una gravissima crisi economica,  potranno avere ancora fiducia nelle istituzioni? No, finché chi ha sbagliato rimarrà nei ruoli che ha ricoperto finora. Per questo l'opposizione di centro destra a Palazzo Vecchio non tace e continua a chiedere l'azzeramento dei vertici e lo spostamento delle persone indagate in altri uffici”. (fdr)

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