Basta incidenti sul lavoro, Amato (Gruppo Misto – Potere al Popolo): “Per l’incidente al Cimitero del Pino presenterò un question time”

“Dal report al 30 aprile dell'Osservatorio Indipendente di Bologna le morti sul lavoro sono 221 dall’inizio dell'anno”

“Venerdì 4 maggio 2018 si è verificato al Cimitero del Pino un grave incidente sul lavoro, che ha visto coinvolti 2 operatori cimiteriali e che solo per un caso fortuito non ha avuto conseguenze ancora più gravi”, denuncia la consigliera del gruppo misto Miriam Amato, aderente a Potere al Popolo, che aggiunge: “La dinamica evidenzia il ribaltamento di un montaferetri, manovrato da due soli operai, mettendo ulteriormente in luce che la carenza di personale determina minore sicurezza e prevenzione per i lavoratori”.

“Devono essere rispettate le condizioni minime di sicurezza – sottolinea la consigliera – sono necessarie approfondite verifiche nell’applicazione delle normative vigenti. Inoltre – continua Amato – il 5 maggio per un contingente di 4 lavoratori a tempo determinato è cessato il proprio rapporto di lavoro con il Comune di Firenze, per tre di loro, che lavoravano da tre anni non era al momento prorogabile, mentre il quarto era rinnovabile. Ma il Comune di Firenze ha deciso di non prorogare il contratto e di non procedere ad ulteriori assunzioni, né in pianta stabile né a tempo determinato, nonostante ci sia sempre una graduatoria di concorso valida fino al 31 dicembre 2018 e ci siano lavoratori in attesa di essere assunti. Questo ci fa temere che ci sia la volontà di esternalizzare il servizio, pratica oramai radicata per l’amministrazione fiorentina a guida PD”.

“L'aumento delle morti sul lavoro è collegato alla progressiva precarizzazione dei contratti e alle esternalizzazioni – sottolinea la consigliera – che rendono i lavoratori meno forti per imporre condizioni migliori, spesso svolgono per poco tempo una determinata mansione, non abbastanza per garantire un'adeguata formazione. Inoltre – ricorda Amato – siamo di fronte a due tragedie in atto: da una parte morti giovanissimi, come quello di ieri in Fincantieri di Monfalcone, Matteo Smoilis, di soli 19 anni o il ragazzo stagista di soli 16 anni che sempre ieri, a Udine, ha subito un gravissimo incidente. D'altra parte aumentano i morti di oltre sessant'anni, caso emblematico quello dell'operaio di 69 anni morto a Palermo. Questi casi dimostrano – conclude Amato – che qualcosa non funziona e non solo a livello di controlli sul lavoro e sicurezza, ma anche a livello sociale e di scelte legislative, per questo motivo il lavoro è un punto centrale nella proposta politica di Potere al Popolo, che coadiuva il diritto ad un lavoro degnamente retribuito e stabile alla sicurezza sul luogo di lavoro”. (s.spa.)

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