Anniversario dell'alluvione di Firenze. Luca Milani (Presidente del Consiglio comunale): “La triste vicenda ha dimostrato una eccezionale capacità di resilienza da parte dei cittadini”

In occasione del 4 novembre, 35° anniversario dell’Alluvione del 1966, il museo Novecento ha aperto gratuitamente le sue porte ai fiorentini per non dimenticare una pagina difficile ma speciale per la città e gli stessi fiorentini che seppero reagire alle avversità del fango portato dal fiume Arno.

Nel corso della giornata c’è stata la visita speciale al museo (come da foto) del Presidente del Consiglio Comunale Luca Milani, dell’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, del Presidente di Firenze Promuove Giornalista Franco Mariani, con invitato speciale il Provveditore della Misericordia di Firenze Giovangualberto Basetti Sani.

Nel 1966, quando l’Alluvione devastò Firenze, lo storico dell’arte Carlo Ludovica Ragghianti stava promuovendo una mostra dedicata all’arte italiana degli anni Venti e Trenta che avrebbe dovuto servire da volano per l’apertura di un museo dedicato al secolo breve, quel Museo Novecento che ha visto la luce 48 anni più tardi, nel 2014. Ragghianti si fece all’epoca promotore delle iniziative volte al risarcimento dei danni al patrimonio storico e artistico della città sensibilizzando artisti e collezionisti alla donazione di alcune loro opere e gettando le basi per quello che sarebbe stato il futuro museo.

“La triste vicenda dell'alluvione ha dimostrato – ha sottolineato il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – una eccezionale capacità di resilienza da parte dei cittadini di Firenze. Le acque del fiume Arno il 4 novembre invasero la città e dopo due giorni, quando finalmente le acque si ritirarono lasciarono oltre ad una ampia coltre di fango, 13.943 famiglie disastrate, 19.121 imprese alluvionate, 46.000 persone sfollate, 1.300.000 libri danneggiati, 1.500 opere d'arte danneggiate e 35 morti accertati, di cui 17 in città”.

Proprio per ricordare la prima vittima si è svolto, presso il Cimitero di San Felice a Ema, l'omaggio floreale da parte dell'assessore al personale Alessandro Martini e della presidente del quartiere 3 Serena Perini alla tomba di Carlo Maggiorelli, l’operaio dell’acquedotto comunale che la mattina del 4 novembre 1966 morì per non aver lasciato il suo posto di lavoro mentre l’acqua saliva.

Ho accolto felicemente – ha detto l’assessore Sacchi – la proposta del presidente Milani di aprire a tutti i visitatori in maniera gratuita e prolungata il Museo Novecento in questo speciale giorno per la città. Questo museo nasce anche grazie alla grande donazione al Comune di Firenze fatta dal critico Carlo Ludovico Ragghianti che dopo l’alluvione lanciò una ‘Chiamata alle arti’ raccogliendo donazioni di artisti e collezionisti da ogni parte del mondo, tra cui la prestigiosa collezione Alberto della Ragione. L’alluvione sia quindi un giorno di memoria e dolorosa ferita e il monito a una spinta di solidarietà che passa anche dai linguaggi dell’arte contemporanea”.

In occasione dell’apertura straordinaria, dalle 11 alle 22, è stato possibile visitare, oltre alla collezione permanente Alberto della Ragione, le mostre Bice Lazzari. La Poetica del segno (fino al 13 febbraio 2020), antologica curata da Paola Ugolini e Sergio Risaliti (e realizzata in collaborazione con Archivio Bice Lazzari), Solo. Mirko Basaldella (fino al 13 febbraio 2020) curata da Luca Pietro Nicoletti e Lorenzo Fiorucci, L’Eccezione, opera video di Rä di Martino, artista fra le più rinomate del panorama nazionale e internazionale, curata da Sergio Risaliti e prodotta da Museo Novecento - MUS.E (fino al 13 febbraio 2020) e ancora Duel. Lucciole per lanterne, dell’artista cinese Wang Yuyang, alla sua prima personale in Italia, curata da Lorenzo Bruni (fino al 16 gennaio 2020), Da qui tutto bene, installazione della giovane Rebecca Moccia, Un matrimonio futurista (fino al 16 gennaio 2020), dell’artista toscano Lino Mannocci e, infine, Survival strategies, rassegna di video d'artista, concepita e prodotta da Beatrice Bulgari per In Between Art Film e a cura di Paola Ugolini (fino al 16 gennaio 2020).

Alle 15:30 è stato ospitato anche ad uno degli incontri del ciclo Noi del Novecento dedicato agli anziani con Alzheimer e con decadimento cognitivo, persone che hanno vissuto in prima persona il dramma dell’Alluvione. Il Museo Novecento apre le sue porte alle famiglie e agli ospiti delle RSA proponendo un percorso rivolto a persone con demenza senile e a coloro che se ne prendono cura nella convinzione che l’incontro con l’arte, la storia e la cultura sia portatore di un benessere profondo. (s.spa.)

Milani e Sacchi al Museo del Novecento
Martini e Perini al Cimitero del Galluzzo
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