Anna Rita Ranieri vince la seconda edizione del Premio internazionale “I Profumi di Boboli”

Presentato il percorso multidisciplinare nell’universo olfattivo

E’ Anna Rita Ranieri, romana, classe 1956, la vincitrice della seconda edizione del Premio Internazionale “I profumi di Boboli”, dedicato quest’anno al profumo di miele, con la creazione della migliore fragranza inedita e originale.

Giovanni Di Massimo, presidente della giuria del Premio, ha annunciato la vincitrice alla presenza dell’assessore allo sviluppo economico Comune di Firenze, del presidente di Confartigianato Imprese Firenze Alessandro Vittorio Sorani e della titolare del marchio Brandimarte Bianca Guscelli.

Questa la motivazione con cui la Giuria ha assegnato il Premio:

“L'elaborato di Anna Rita Ranieri risulta ben riuscito. Sia la testa che il cuore e la base sono stati abbinati in maniera magistrale, in modo da rendere la creazione molto piacevole, molto persistente e con un carattere particolare”.

Le altre finaliste erano:

Beatrice Bernocchi (Firenze), Michela Cocconi (Piacenza), Eleonora Corsini (Firenze), Eriana Einaudi (Padova), Alice Giugni (Prato), Erica Podrecca (Udine), Laura Savo (Brescia), Ilaria Senesi (Firenze), Kerstin Stromberg (Svezia) e Marzia Tissino (Pordenone).

E’ stato, inoltre, presentato il Laboratorio “I profumi di Boboli”, percorso multidisciplinare nell’universo olfattivo (21 aprile 2018/19 gennaio 2019), realizzato in collaborazione con Confartigianato, ed è stato annunciato il tema della terza edizione del Premio Internazionale “I profumi di Boboli”: profumo di pioggia.

La vincitrice riceverà in premio un prendimiele in argento, finemente cesellato a mano, con una piccola ape nell'impugnatura, realizzato da Brandimarte, marchio storico della tradizione artigiana fiorentina. Premio speciale della Giuria: il profumo vincitore sarà prodotto, in edizione limitata, da Spezierie Palazzo Vecchio in 60 flaconi e presentato nel negozio di Piazza Signoria.

I Profumi di Boboli - Il Premio Internazionale “I profumi di Boboli” nasce per scoprire nuovi talenti olfattivi, che hanno l’opportunità di mettersi in gioco, di trasformare una passione in professione, tutelando la tradizione dell’artigianato storico del nostro territorio e, contestualmente, favorendo lo sviluppo e la tutela del principio di eco-sostenibilità anche dell’arte profumiera.

La Giuria, presieduta da Giovanni Di Massimo, Antiche Spezierie Palazzo Vecchio, è composta da: Antonella Del Buono (Erboristeria Gremoni dal 1716), Francesca Di Massimo (Antiche Spezierie Palazzo Vecchio), Alba Chiara De Vitis (Parfumèide), Emanuela Rupi diMouillettes & Co (unica realtà italiana di formazione olfattiva), Fernanda Russo (Antica Erboristeria San Simone dal 1700), Edoardo Abruzzese, Giovanni Galli, Ivo Matteuzzi (Ministero per i Beni Culturali, Capo giardiniere del Giardino di Boboli) e Costanza Riccardi.

Finalità del Premio - L'istituzione del Premio "I profumi di Boboli" ha lo scopo di indurre a riscoprire, attraverso l'universo olfattivo, che "creare un profumo" non è solo un'arte divenuta mestiere, ma un percorso iniziatico verso la conoscenza di sé e del mondo, la scoperta di una realtà, nascosta ma inconfondibile, percepibile attraverso l'olfatto.

Il Premio Internazionale I profumi di Boboli si propone di favorire lo sviluppo di nuovi processi e prodotti eco-sostenibili e consapevoli, promuovendo una maggiore sensibilità verso le tematiche ambientali da parte dei creatori di profumo ed incentivando la realizzazione, soprattutto da parte di neofiti e appassionati, di prodotti di origine naturale certificata.

Si tratta di una opportunità che permette a tutti gli interessati di acquisire, attraverso un percorso formativo che può divenire professionale, la consapevolezza di una competenza consolidata.

Il Premio è bandito dall'Associazione I profumi di Boboli con il Patrocinio del Comune di Firenze, di Confartigianato e di ARTEX, Centro per l'Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana, voluto nel 1987 dalle Associazioni di categoria sotto l'egida della Regione Toscana e degli Enti locali e dell'Istituto per il Commercio con l’Estero. (s.spa.)

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