Ambiente, insediato il Green Team: al via il lavoro per il Piano del Verde

Il gruppo sarà coordinato da Alberto Giuntoli. Tra i 14 esperti anche Stefano Mancuso e Francesco Ferrini. L’assessore Giorgio: “Pronto entro il 2023”

Quattordici esperti per il primo Piano del Verde del Comune di Firenze. Ecco il ‘Green team’, ovvero il gruppo che, novità assoluta per Firenze, si occuperà di sviluppare il documento di pianificazione settoriale finalizzato ad affrontare gli aspetti di rinaturalizzazione della città in modo coordinato e innovativo, fissando i criteri di indirizzo per la realizzazione di aree verdi pubbliche nell’arco della futura pianificazione urbanistica. Il Piano del Verde, che sarà ultimato entro il 2023, si occuperà poi della gestione del patrimonio verde di Firenze, della cura di quello esistente e insieme agli interventi previsti nell’ambito dei finanziamenti europei React definirà un nuovo standard per questo settore e ne testimonierà l’attenzione e la centralità.

Il gruppo di lavoro sarà coordinato da Alberto Giuntoli, docente universitario, associato all’Istituto di scienze del patrimonio culturale (ISPC) del CNR, nonché membro del “Comitato per lo sviluppo del verde pubblico” al Ministero dell’Ambiente e Sicurezza energetica, da Ilaria Nasti direttrice dell’Ambiente e da Cecilia Cantini, dirigente del Verde. Nel gruppo ci sono anche il professor Stefano Mancuso, presidente della Fondazione per il futuro delle città, il professore di arboricoltura Francesco Ferrini, Anna Lambertini, associata di architettura del paesaggio, Bianca Landi, curatrice del patrimonio botanico del giardino di Boboli e delle Scuderie reali, Gianni Bartoli, professore di tecnica delle costruzioni, Federico Preti, ordinario di idraulica agraria, Alessandro Marradi, professore di strade, ferrovie e aeroporti presso il Dipartimento di ingegneria civile industriale all’Università di Pisa, Silvia Fineschi dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale del CNR, Luciano Masseti dell’Istituto per la Bioeconomia (IBE) del CNR, i proff. Angela Bechini e Giulio Arcangeli del Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia (CIBIC) dell'ateneo fiorentino, Leonardo Chiesi, professore di sociologia dell’ambiente, e Carlo Tempesti, presidente delle onlus di Iacopo Melio “Vorrei prendere il treno”.

“Entro il 2023 Firenze avrà il suo primo Piano del Verde, una novità assoluta per la città e una scelta fortemente voluta dall’Amministrazione – sottolinea l’assessore all’Ambiente Andrea Giorgio -. Il verde passerà da oggetto a corredo delle strategie di sviluppo a elemento centrale e riconosciuto nel suo valore ecologico, sociale, sanitario e inclusivo, un elemento di trasformazione a tutto tondo della città e uno dei principali strumenti per rendere più vivibile e sostenibile Firenze”.

“Il gruppo di lavoro - spiega - è formato da docenti universitari, ricercatori ed esperti con competenze interdisciplinari: sociologi, medici, ingegneri, architetti, paesaggisti, agronomi. Firenze è una città piena di competenze e conoscenze che devono essere sempre più coinvolte nella costruzione delle politiche pubbliche, a partire dal verde. Il verde, infatti, ha un valore fondamentale per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e i loro impatti sulle persone, come gli eventi estremi e le ondate di calore, e per ridurre l’inquinamento grazie alla riforestazione e alla rinaturalizzazione della città. Ma non solo: il verde ha un impatto enorme sulla salute delle persone, sia fisica che psicologica come può essere uno spazio fondamentale per migliorare la qualità della vita e delle relazioni nella città”.

“Per tutti questi motivi – continua l’assessore Giorgio - ho chiesto a esperti di diversi settori di darci una mano, e li ringrazio del fatto che lo facciano a titolo gratuito come contributo alla nostra città. Abbiamo chiesto a un gruppo così eterogeneo di supportare l’elaborazione del Piano del verde perché riteniamo che sia fondamentale cogliere la sua importanza strategica per le città del futuro. Firenze, grazie a questo lavoro, sarà una delle prime città in Italia ad avere questo strumento e potrà diventare un laboratorio su come il verde può aiutarci a costruire una comunità più vivibile e sostenibile, in cui lo spazio pubblico verde diventi democratico e un diritto per tutti i cittadini”. 

“Il gruppo di lavoro di altissimo livello tecnico e scientifico, che sono stato chiamato a coordinare, rappresenta molto bene la volontà di costruire un Piano del Verde che contribuisca fattivamente al benessere dei cittadini, alla salvaguardia dei valori storici, culturali e paesaggistici e al riequilibrio naturale dell'intero ecosistema urbano” aggiunge Alberto Giuntoli, coordinatore del team.

(mf-edl)

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