I recenti casi di abuso di alcol da parte di minori e l’istituzione di un tavolo per contrastare la diffusione di alcolici sono stati al centro di un question time, presentato dalla consigliera del Partito Democratico Alessandra Innocenti, ed al quale ha risposto l’assessora al welfare Sara Funaro.
“Un problema importante – ha sottolineato la consigliera PD e presidente della Commissione politiche per la promozione della legalità e della sostenibilità urbana, vita notturna, smart city, decentramento Alessandra Innocenti – che deve essere affrontato da tutte le istituzioni. La prefettura ha annunciato un tavolo per poter monitorare la situazione, l’Amministrazione, con la Polizia Municipale, tende a far chiudere i locali che vendono alcolici ai minorenni. Come ha spiegato l’assessora Funaro il tema interessa anche l’assessora Benedetta Albanese che si occupa di sicurezza ed è un tema, quello dell’abuso di alcol che l’Amministrazione affronta a 360°. Sono purtroppo aumentati anche gli accessi ai vari reparti di neuropsichiatria. Numeri aumentati anche a seguito della pandemia. Nel tavolo convocato dalla Prefettura è stata proposta l’idea di coinvolgere tutti i soggetti interessati per mettere in campo sia azioni preventive che di censura. È attivo il tavolo delle dipendenze, coordinato dalla consigliera Mimma Dardano, che punta ad implementare i progetti sul territorio. Si sta lavorando con la società della salute e con la direzione istruzione per ampliare i progetti preventivi sulle scuole e per rafforzare i nostri presidi come gli educatori di strada, il centro Java e gli altri progetti presenti in città. Nel fine settimana sono stati effettuati nuovi controlli ed è molto alto il livello di attenzione. Occorre lavorare su un doppio binario: sanzionare chi vende alcolici, soprattutto ai minorenni e, azioni preventive per diminuire il danno. Le sanzioni – ha detto ancora la consigliera Innocenti – devono essere fatte, obbligatoriamente perché chi transige e vende alcolici ai minori deve essere punito ma occorre, allo stesso tempo, proseguire con le campagne di sensibilizzazione nelle scuole, con progetti che coinvolgano gli operatori di strada perché purtroppo questi ragazzi molto spesso non comprano nei negozi, portandosi con abitudine, dietro, bottigliette di acqua dove dentro però non c’è l’acqua ma c’è vodka o rum”. (s.spa.)