Abusivi, Cellai (FI): “Danneggiano le nostre imprese già colpite. Il Comune sensibilizzi turisti su cosa comporta acquistare merce contraffatta”

“Assessore Gianassi è troppo preso dal contrasto ai gadget fascisti”

“L’abusivismo commerciale non conosce crisi. Abusivi e questuanti sono tornati nelle consuete postazioni del centro come se nulla fosse. In spregio alle norme di contrasto del contagio che tutti noi siamo chiamati a rispettare. Tornano nelle città d’arte, tornano pure sulle spiagge. È allucinante che non si faccia nulla di concreto per contrastarli alla radice proprio adesso che l’economia della nostra città paga un conto estremamente salato per l’emergenza” dichiara Jacopo Cellai, Capogruppo di Forza Italia e coordinatore fiorentino degli azzurri. “Se prima si poteva chiudere un occhio, adesso non più. Dopo tanti mesi di vuoto Firenze non può riaprirsi al mondo dando un’immagine tanto negativa”.

“Ricevo continue segnalazioni da altri imprenditori del centro esasperati per l’impunità. Una concorrenza sleale che già prima sottraeva risorse allo stato e che adesso rappresenta un’ulteriore mazzata per le nostre attività. Il coordinamento fiorentino di Forza Italia – ricorda Cellai – a più riprese negli ultimi mesi, grazie anche alle iniziative promosse da Claudio Scuriatti, nostro responsabile sicurezza, da anni impegnato su questo fronte, ha denunciato la mancata risoluzione del problema. Iniziative di protesta eclatanti, svoltesi nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio, con l’intento di informare i concittadini e i turisti sui rischi connessi all’acquisto di merce contraffatta e su quanti danni produca l’abusivismo”.

“Proprio per questo, al Comune di Firenze chiediamo quindi, visto che la minaccia delle sanzioni, pur pesanti che siano, risulta inefficace, di investire di più in campagne specifiche di sensibilizzazione contro l’acquisto di merce contraffatta o di dubbia provenienza. Il contrasto all’abusivismo è un’assoluta priorità e uno dei tasselli della nostra proposta rendere consapevoli gli acquirenti. Un esempio che sembra funzionare è quello del Comune di Viareggio con la campagna ‘Se compri sei responsabile anche tu’ ideata per fermare questo fenomeno sulle nostre spiagge. Per l’assessore Gianassi pare invece sia prioritario colpire la vendita di oggetti richiamanti l’ideologia fascista, innalzando le sanzioni fino a 400 euro, di cui notoriamente il centro storico era strapieno. Anch’essi forse fanno parte della merce venduta abusivamente nelle nostre piazze e strade…” chiosa ironico Cellai. (s.spa.)

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