30° attentato via dei Georgofili, Gianluca Monastra presenta ‘Più buio della notte. Romanzo di una strage’

Appuntamento martedì 16 maggio (ore 18) alla Biblioteca delle Oblate. Presente anche l'assessora Maria Federica Giuliani

Si intitola ‘Più buio della notte. Romanzo di una strage. Via dei Georgofili, 27 maggio 1993’ (Edizioni Clichy, 2023) ed è il libro che il giornalista Gianluca Monastra presenterà martedì 16 maggio (ore 18) sarà alla Biblioteca delle Oblate. 
L'iniziativa rientra nel programma delle commemorazioni per il 30° dell'attentato nel quale persero la vita Angela Fiume, il marito Fabrizio Nencioni, le figlie Nadia e Caterina, lo studente universitario Dario Capolicchio e altre 48 persone furono ferite.
Interverranno, oltre all'autore, l’assessora alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani, Tommaso Gurrieri, direttore editoriale di Edizioni Clichy e Fabio Galati, caporedattore ‘la Repubblica – Firenze’.
Monastra è autore di romanzi, racconti, graphic novel e testi per radio e teatro. Tra i suoi ultimi libri, L’ottava nota (Nutrimenti) e Il mostro di Firenze. Ultimo atto (Nutrimenti). Cura le pagine di cultura, spettacolo e sport de ‘la Repubblica – Firenze’ e scrive per ‘il Venerdì’.


Scheda libro:

Firenze, maggio 1993. La notte dell’attentato dei Georgofili, una scena di guerra dietro la celeberrima piazza della Signoria. A pochi chilometri di distanza, sulle colline intorno alla città, una donna viene trovata senza vita nella sua auto. In mezzo alle due storie, un cronista di nera, Tommaso Gioia. Un uomo in caduta libera,
che non sopporta scrivere e ama dormire nella sua vecchia jeep, il primo a scoprire la verità sull’esplosione. Ma il mattino successivo, quando già assapora il successo, viene dirottato sul caso della donna. Perché? Quale colpa deve espiare? Inizia così per lui una personale inchiesta che lo spingerà a scavare nel passato tra inganni e menzogne, scorrettezze e intuizioni, verso la resa dei conti con il resto del mondo, sé stesso e i fantasmi del suo passato. Ma in tasca, ora, può contare su un «amuleto» speciale: la poesia scritta da Nadia - nove anni, piccola vittima dell’attentato - trovata dal giornalista fra le macerie proprio in quella drammatica notte.


(fn)

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