Taglio dei tributi comunali

Una iniziativa che vuole aiutare economicamente cittadini e le attività danneggiate dall’emergenza sanitaria

Il Comune di Firenze ha approntato un piano che prevede un importante taglio dei tributi comunali per venire incontro ai cittadini e soprattutto alle attività economiche che nei mesi di chiusura, causa emergenza sanitaria da covid-19, hanno subito pesanti danni economici. Il pacchetto di agevolazioni tributarie rientra nelle iniziative volute per incentivare la ripresa economica della città.
Le agevolazioni:

Approvata una riduzione sull’Imu per i proprietari di immobili commerciali e di immobili adibiti a civile abitazione che applicheranno uno sconto sul canone affitto. L’iniziativa rientra nel pacchetto di disposizioni volte ad aiutare le attività economiche in difficoltà dopo l’emergenza sanitaria. 

Locazioni commerciali:
Riduzione dell’imposta a i proprietari che applicheranno uno sconto sul canone affitto del 30% per almeno 6 mesi agli affittuari. La riduzione dell’Imu è riconosciuta ai proprietari nella misura dell’1,06% allo 0,76%, la modifica del contratto di locazione deve essere però attivata e registrata nel 2020 e deve prevedere la riduzione del canone per almeno sei mesi consecutivi. Inoltre Palazzo Vecchio intende estendere tale agevolazione anche ai proprietari di alberghi che riducono l’affitto ai gestori per almeno il 30% per almeno sei mesi.  

Locazioni civile abitazione:
Riduzione dell’imposta dall’1,06% allo 0,46% per i proprietari di immobili adibiti a civile abitazione affittati con canone concordato, che applichino un affitto inferiore di almeno il 10% rispetto al canone massimo previsto dagli accordi territoriali.

La civile abitazione deve essere affittata ad un privato che acquisisca la residenza anagrafica nell’immobile. L’agevolazione fiscale sarà resa anche ai locatori che concordano la riduzione del canone di locazione dei contratti già in essere ad un importo inferiore del 10% rispetto al canone massimo calcolato previsto dagli accordi territoriali, risolvendo un contratto a canone libero, transitorio o locazione breve in essere.

Approvato un nuovo aiuto economico a quelle attività in difficoltà per la grave crisi provocata dall’emergenza sanitaria di questi ultimi mesi. Il Cosap 2020 (canone di occupazione spazi ed aree pubbliche), la cui scadenza era già stata rinviata al 30 novembre, sarà fortemente scontato.

-Per le occupazioni di suolo pubblico degli ambulanti non alimentari di tutta la città, per i taxi, per i taxi merci e per gli alberghi che pagano gli stalli di sosta è previsto l’azzeramento da marzo (mese di inizio della crisi) a dicembre.
-Per le attività di somministrazione previsto un taglio del Cosap fino a dicembre (grazie anche agli interventi del governo con il dl rilancio e dl agosto).
-Per i chioschi come trippai e chioschi di fiori la riduzione del Cosap è da marzo a fine ottobre.
-Per gli ambulanti alimentari riduzione del 25% su base annua del Cosap

Prevista un’agevolazione anche per il Cimp (canone di installazione mezzi pubblicitari) che nel 2020 viene ridotto del 25% su base annua. Il taglio, per quanto il servizio non sia mai cessato nemmeno durante il lockdown, è in considerazione della minore circolazione delle persone e quindi del minor valore della pubblicità per le imprese che pagano il tributo.

È stata approvata una modifica al regolamento Tari che introduce la possibilità di concedere riduzioni alla tassa sui rifiuti.

In caso di crisi economiche conseguenti ad eventi imprevisti, imprevedibili e di eccezionale rilevanza, quali calamità naturali, eventi sanitari come una pandemia, o eventi socio-politici anche a livello internazionale che abbiano una ricaduta pesante sull’economia locale viene prevista la possibilità di un’agevolazione tariffaria con sconti sulla Tari mediante riduzione della parte fissa e della parte variabile, individuando le categorie a cui applicarla.
Il valore della riduzione, da definire caso per caso, potrà valere dal 20% al 30%.

La scadenza della Tari era già rinviata al 2 dicembre per le attività economiche rimaste chiuse per decreto legge durante l’emergenza coronavirus e per gli alberghi.

Scroll to top of the page