Sulle tracce della ‘Battaglia di Anghiari’

A Palazzo Vecchio iniziano le celebrazioni leonardiane con un itinerario artistico ispirato alla celebre opera andata perduta. L’iniziativa rientra nell’ordinario biglietto di ingresso del Museo.

Copia della Battaglia di Anghiari, pittore anonimo (Palazzo Vecchio, Sala di Ester)

Palazzo Vecchio inaugura le celebrazioni del quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci offrendo ai visitatori del museo, dal 23 febbraio fino al 12 gennaio 2020, un itinerario speciale dedicato alla Battaglia di Anghiari.

La Battaglia di Anghiari è la più celebre opera incompiuta di Leonardo. Lodata dai contemporanei e copiata da un’intera generazione di artisti, avrebbe dovuto decorare una parete della grande aula di Palazzo Vecchio che all’epoca ospitava le riunioni del Consiglio Maggiore della Repubblica di Firenze, oggi conosciuta come Salone dei Cinquecento. Leonardo ricevette l’incarico dalla Signoria di Firenze, retta dal Gonfaloniere Pier Soderini, nel 1503. Per molti mesi studiò come rappresentare quella battaglia vinta dai fiorentini contro i milanesi nel 1440, realizzando diversi disegni e uno o più cartoni preparatori. Nel frattempo la Signoria aveva incaricato Michelangelo Buonarroti di rappresentare nella stessa sala una seconda battaglia, vinta dai fiorentini contro i pisani a Cascina nel 1364. Nel 1505 Leonardo cominciò a dipingere sulla parete della sala la scena della Battaglia di Anghiari nota come Lotta per lo stendardo, ma il lavoro fu presto interrotto perché, a causa di un difetto della tecnica sperimentale da lui utilizzata, la pittura non si asciugava. Il maestro abbandonò l’impresa, per trasferirsi a Milano e i resti della sua pittura non finita andarono perduti nelle successive trasformazioni della sala.

L’itinerario comincia nella zona del Salone dei Cinquecento dove si sono concentrate, negli ultimi anni, le ricerche di eventuali tracce residue della pittura di Leonardo, sotto l’affresco di Vasari rappresentante la Battaglia di Marciano. Qui sarà visibile un video realizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze sulla base dei più recenti studi sull’argomento.

Da qui si passa alla parete opposta del salone, per scoprire i richiami dell’opera di Leonardo che si celano nell’affresco di Vasari rappresentante la Rotta dei Pisani a Torre San Vincenzo. L’itinerario prosegue al piano superiore, che ospita, nel Quartiere di Eleonora, una delle repliche antiche della Battaglia di Anghiari più vicine al modello leonardiano. Si conclude nel Mezzanino, dove si trovano, nelle sale della Donazione Loeser, un raro bozzetto su embrice della scena centrale della Rotta dei Pisani a Torre San Vincenzo e due note Zuffe in terracotta della bottega del Rustici testimoni dell’eccezionale risonanza che l’opera non finita del maestro ebbe presso i suoi contemporanei.

L’itinerario è compreso nell’ordinario biglietto di ingresso del Museo di Palazzo Vecchio. 

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