Il Comune di Firenze aderisce all'appello a favore di Narsrin Sotudeh

Oltre all'adesione, il Consiglio comunale ha approvato la risoluzione per la scarcerazione dell'attivista iraniana per i diritti umani, condannata a 38 anni di carcere e 148 frustate

Il Comune di Firenze sostiene la campagna di Amnesty Intenational e aderisce all'appello per l'avvocata iraniana. Il Consiglio comunale ha inoltre approvato la  risoluzione per la scarcerazione dell'attivista che ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti umani e recentemente alla difesa legale delle donne arrestate per aver protestato contro l'obbligo del velo. Per questo è stata vergognosamente condannata a 148 frustate e 38 anni di carcere. In pochi giorni Amnesty International ha raccolto più di 100.000 firme

Di seguito il testo della risoluzione che è stata inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri ,al Ministro degli Esteri, ai Presidenti di Camera e Senato,al Parlamento Europeo e al Segretario generale delle Nazioni Unite

IL CONSIGLIO COMUNALE
CONSIDERATO che Nasrin Sotoudeh, vincitrice del Premio Sakarov, conferitole dal Parlamento Europeo nel 2012, braccio destro del premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi, è la più conosciuta avvocatessa dell’Iran e da sempre in prima fila per difendere i diritti umani e civili nel suo paese;
CONSIDERATO che Nasrin Sotoudeh, già arrestata nel 2010 per aver preso le difese legali di innumerevoli prigionieri per ragioni di ordine etico-morale, minorenni condannati a morte, attivisti studenteschi, curdi, di religione bahai, e rilasciata nel 2013, è stata nuovamente incarcerata il 13 giugno del 2018;
CONSIDERATO
che l’avvocatessa Nasrin Sotoudeh è stata condannata a 33 anni di carcere e 148 frustate dal tribunale di Teheran;
che questa sentenza si aggiunge ai cinque anni già inflitti a suo carico nel settembre del 2016;
che dovrà scontare la pena nel durissimo carcere di Evin, nel quale è rinchiusa dal giugno del 2018;
APPRESO che le accuse nei suoi confronti vanno dalla “collusione contro la sicurezza nazionale”, alla “propaganda contro lo Stato”, alla ”istigazione alla corruzione e alla prostituzione”, alle “apparizioni in pubblico senza hijab”, nonché per le sue posizioni contro il provvedimento legislativo che obbliga a scegliere il proprio avvocato di fiducia unicamente in una lista di avvocati approvata dal capo del potere giudiziario, con evidente lesione dei fondamentali diritti di difesa;
CONSIDERATO che le accuse a Nasrin Sotoudeh sono la conseguenza del suo pacifico lavoro a favore dei diritti umani, inclusa la difesa delle donne perseguitare nel 2018 per aver protestato pacificamente contro l’obbligo di indossare il velo, nonché per il far parte di gruppi come il Centro difensori dei diritti umani e l’aver sostenuto la Campagna Step by Step per l’abolizione della pena di morte;
CONSIDERATO che anche Amnesty International ha lanciato un appello affinché Nasrin Sotoudeh, in quanto prigioniera di coscienza, venga immediatamente rilasciata, vengano assicurati regolari contatti con la sua famiglia e venga rispettato il suo diritto ad essere difesa da un avvocato di sua scelta;

INVITA

Il Sindaco a rivolgersi con urgenza al Governo italiano affinché si adoperi presso le autorità iraniane, il Parlamento Europeo e le Nazioni Unite per la liberazione immediata dell’avvocatessa Nasrin Sotoudeh e le venga data la possibilità di essere difesa da un avvocato di sua fiducia;
Il Presidente del Consiglio comunale:
1. A rivolgersi al Presidente del Consiglio e ai presidenti di Camera e Senato della Repubblica affinché anch’essi si adoperino a sostegno della presente Risoluzione;
2. Ad inviare la presente Risoluzione:
- Al Presidente del Consiglio dei Ministri
- Al Ministro degli Esteri
- Ai Presidenti di Camera e Senato
- Al Parlamento Europeo
- Al Segretario generale delle Nazioni Unite

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