Casa protetta, al via i contributi del Comune per la sicurezza nelle abitazioni dei cittadini

Dal 4 marzo attivo il portale in cui i cittadini possono presentare le richieste di contributo. Accordo con Cna e Confartigianato per sconti e sopralluoghi gratuiti

È iniziato il  progetto "Casa protetta", un iniziativa che agevola i cittadini nell’installazione di sistemi di sicurezza nelle proprie abitazioni con il sostegno di contributi comunali fino a 1500 euro per ogni intervento. Attivo anche un protocollo di intesa con Cna Firenze e Confartigianato Imprese Firenze per offrire sopralluoghi gratuiti e sconti del 10% sul prezzo finale del preventivo durante tutto il periodo di validità del bando.

Gli interventi ammessi al contributo riguardano l’installazione di sistemi di sicurezza ‘passivi’ delle abitazioni, in particolare: porte blindate o rinforzate, rilevatori di apertura ed effrazione sui serramenti, tapparelle metalliche con bloccaggi, vetri antisfondamento, casseforti a muro, fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati, apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline; ma anche il rafforzamento, la sostituzione o l’installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici; saracinesche, grate sulle finestre, serrature, lucchetti, catenacci e spioncini.

Destinatari dei contributi sono i cittadini con residenza nel Comune di Firenze, che siano proprietari o locatari, comodatari, titolari di usufrutto o diritto di abitazione sull’unità immobiliare in cui è realizzato l’intervento (l’intervento deve essere eseguito sull’unità immobiliare nella quale la persona fisica richiedente è residente). Il valore Isee non dovrà essere superiore a 48mila euro, mentre la composizione del nucleo familiare dovrà rientrare in una delle seguenti tipologie: presenza all’interno del nucleo familiare residente di almeno un figlio che non abbia ancora compiuto 11 anni alla data del 31 dicembre 2019; presenza all’interno del nucleo familiare residente di persona che compirà i 70 anni di età entro il 31 dicembre 2019 o che abbia età superiore; presenza all’interno del nucleo familiare residente di persona diversamente abile con disabilità riconosciuta pari o superiore al 75%; persone che vivono da sole e che quindi costituiscono un nucleo familiare individuale.

Il pagamento relativo agli interventi realizzati dovrà avvenire nel periodo compreso tra la pubblicazione dell’avviso e il 30 giugno 2019. La richiesta dovrà essere presentata attraverso il servizio on-line dedicato sulla rete civica, al quale sarà possibile accedere attraverso le credenziali del Sistema pubblico di identità digitale (Spid). Alla richiesta dovranno essere allegati: copia fattura/ricevuta fiscale; copia del bonifico attestante l’avvenuto pagamento; documentazione fotografica della situazione prima dell’intervento e dopo l’intervento. I pagamenti dovranno essere effettuati con bonifico cosiddetto ‘parlante’ dal quale risultino evidenti causale del versamento, codice fiscale di chi effettua il pagamento, codice fiscale/partita Iva del beneficiario del pagamento. L’importo stanziato è di 200mila euro da assegnare secondo il criterio cronologico fino a esaurimento. Il contributo sarà erogato nella misura del 50% delle spese ammissibili, comprensive di Iva, e comunque non oltre l’importo massimo di 1.500 euro

 

 

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