75° anniversario della deportazione degli antifascisti toscani

Cerimonia questa mattina in piazza Santa Maria Novella e al binario 6 della stazione.10 anni fa il gemellaggio con la città di Mauthausen.

Primi di marzo 1944:  a Firenze e in Toscana, come nel resto d’Italia, prende il via uno degli eventi più straordinari della Resistenza europea, lo sciopero generale proclamato in tutta l’Italia occupata dai nazifascisti. Un atto di resistenza civile, senza uso delle armi, che coinvolse numerose e importanti attività produttive ancora attive, nonostante la guerra e i bombardamenti.

A Firenze scioperarono gli operai e le operaie di molte fabbriche tra cui le Officine Galileo, il Pignone, la Richard-Ginori, la Manetti & Roberts, le sigaraie della Manifattura Tabacchi. Allo sciopero seguì una dura repressione con rastrellamenti che portarono all’arresto non solo di chi aveva scioperato, ma anche, in maniera indiscriminata, di altre persone arrestate per strada o prelevate in casa o in fabbrica.

Gli arrestati furono tradotti nell’edificio delle Scuole Leopoldine in piazza Santa Maria Novella e schedati dalle SS. L’8 marzo, in piazza, si radunarono i familiari dei fermati, in cerca di notizie. Il pomeriggio dello stesso giorno i rastrellati furono portati alla stazione di Santa Maria Novella, caricati su carri bestiame, sigillati e instradati verso la Germania. La loro destinazione fu Mauthausen, in Austria. Solo poche decine quelli che tornarono.

Il 75° anniversario della deportazione sarà commemorato alle ore 10, Piazza Santa Maria Novella, con una  cerimonia di ricordo, in collaborazione con l'Associazione Nazionale Ex Deportati, e  un corteo verso il binario 6 della stazione di Santa Maria Novella, luogo da cui partirono i prigionieri, dove alle 11,30 verrà deposta una corona di alloro. Nell’occasione ricorre anche il decimo anniversario del gemellaggio con la città di Mauthausen, il cui primo cittadino interviene da anni regolarmente alla cerimonia.

 

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