Servizi sociali, Amato e Grassi: "Allarmante il quadro descritto dai rappresentanti dei dipendenti. L'amministrazione promette, promette ma non interviene"

"Dare risposte nel campo del sociale per la maggioranza non è una priorità"

"Innumerevoli problematiche che vanno dalle inadeguatezze delle strutture, alla organizzazione del lavoro nella direzione dei servizi sociali sono state illustrate oggi in commissione lavoro da RLS e RSU dei dipendenti del Comune di Firenze. - affermano Miriam Amato (PaP) e Tommaso Grassi (Frs) - Si tratta di un servizio essenziale il cui personale comunale è a contatto continuo con chi ha problematiche sociali, che rappresenta spesso una utenza debole e sottoposta a tensioni continue, che vede l'assistente sociale come l'unico interlocutore che rappresenta il Comune."

"Si tratta di spazi inadeguati e non idonei a garantire sicurezza al personale comunale e adeguato supporto agli utenti, il che acutizza situazioni già complesse. Nei servizi sociali le difficoltà del personale si misurano nei numeri: la percentuale di esoneri e di dimissioni volontarie è superiore al normale, basti pensare che 12 assistenti sociali su poco più di 100 complessivi, in un solo anno, hanno ottenuto l'esonero. Un lavoro non certo facilitato da una amministrazione che assegna ad ogni assistente sociale oltre 200 cartelle da seguire contemporaneamente e che senza l'amministrazione al loro fianco si sentono abbandonati e senza risposte da dare alla cittadinanza. Un servizio che perde di dignità."

"Altro aspetto problematico, sottoposto oggi dai rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori, è la responsabilità della comunicazione politica. L'annuncio a mezzo stampa di nuovi provvedimenti da parte del Comune che prospettano soluzioni a largo raggio, che portano le persone a riversarsi presso gli uffici chiedendo di poter usufruire dei benefici promessi, e che spesso, quasi sempre, invece sono destinati a piccole fasce della popolazione e non alla universalità dei casi. Questo, è innegabile, crea disagi, produce lavoro extra e contribuisce ad incrementare la conflittualità tra la cittadinanza che chiede un aiuto e il personale del sociale che è costretto a negarglielo e che viene accusato di essere l'unico colpevole dell'assenza di risposte."

"ll sindaco e la giunta, ben a conoscenza della situazione, hanno fatto incontri e promesso un pronto intervento che da mesi gli assistenti sociali e il personale amministrativo attendono invano. Dare risposte nel campo del sociale per la maggioranza non è una priorità. La commissione ha comunque preso l'impegno di occuparsi della vicenda, in questi ultimi mesi del mandato, coinvolgendo gli assessori competenti e gli uffici della direzione". (fdr)

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