Scuola, Forza Italia: "Famiglie e docenti disperati"

Cellai, Giannelli, Gabellini e Gaetano: “Dalla ministra Azzolina sull’esame di terza media indicazioni inapplicabili”

Ci troviamo di nuovo a parlare delle proposte, pittoresche ed inattuabili, della Ministra della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina. Stavolta siamo di fronte alla proposta relativa alle modalità di effettuazione dell'esame di terza media, avversate dall'intero mondo scolastico”. Così commentano Jacopo Cellai, capogruppo Forza Italia, Giampaolo Giannelli, vice coordinatore provinciale, Gloria Gabellini, responsabile Dipartimento Pubblica Istruzione Forza Italia Firenze e Maria Gaetano, responsabile Dipartimento Provinciale Pubblica Istruzione.
Dopo il caos organizzativo delle lezioni a distanza, con una emergenza da Coronavirus gestita malissimo proprio in uno dei comparti fondamentali per le famiglie, come quello educativo, ecco un'altra perla della Ministra - sottolinea Jacopo Cellai - cioè la richiesta che, in accompagnamento all'esame di terza media, le scuole provvedano a varare, in tempi strettissimi, indicatori non solo sulla valutazione dell’elaborato, ma soprattutto su quella del percorso triennale, a mezzo di una scheda aggiuntiva di valutazione. Si tratta di disposizioni, per usare le parole di alcuni dirigenti scolastici, "confuse ed inapplicabili". E' la prima volta che vediamo una siffatta compattezza da parte di famiglie, presidi e insegnanti contro un ministro".
"In base alla proposte formulate - spiegano Maria Gaetano e Gloria Gabellini - ogni dirigente della secondaria di primo grado si troverebbe a dover riunire il collegio per deliberare i criteri di valutazione. Dovrebbe, quindi, riunire i consigli di classe per declinare criteri e modi, individuare la tematica da assegnare ad ogni alunno e formulare proposte sul calendario delle presentazioni. Infine dovrebbe assegnare un termine congruo per la formulazione dell’elaborato, almeno una settimana, e partecipare, presiedendo i rispettivi consigli, alla presentazione degli elaborati. Il tutto in tempi strettissimi. Difficile, se non impossibile”.
“Piuttosto sarebbe utile - continuano Gaetano e Gabellini - lasciare che le scuole primarie e secondarie di primo grado si esprimano, come accade adesso, sul raggiungimento (pieno oppure parziale) degli obiettivi di apprendimento all’interno del documento di valutazione e che le scuole di destinazione effettuino – sugli alunni che non hanno raggiunto una competenza piena – una sorta di valutazione preliminare in vista del recupero da avviarsi a settembre”.
“Riceviamo, purtroppo ogni giorno - continua Giannelli - appelli preoccupati, da parte di famiglie, ma anche da parte del mondo scolastico, per cercare di porre rimedio a quanto sta accadendo. Con una battuta, ma non troppo, taluni parlano di Ministra della Pubblica Distruzione anziché Istruzione. La situazione è molto grave e molto seria, perché l'educazione ben fatta è un principio cardine che deve essere sempre seguito”.
“Chiediamo quindi - concludono gli esponenti azzurri - l'accoglimento delle proposte provenienti dal mondo scolastico inclusa quella di estendere le procedure della prova fino al 30 giugno lasciando all’autonomia scolastica le modalità organizzative e gestionali, comprese quelle di prevedere per gli alunni con dispositivi o connessione inadeguata la possibilità di uno spazio fisico a scuola nel più rigoroso rispetto di tutte le norme di sicurezza. Non possiamo più permettere che ci siano alunni di serie A e serie B, come accaduto nei mesi scorsi”. (fdr)

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