Referendum Salviamo Firenze, Sinistra Progetto Comune, M5S e Comitato promotore referendum: "Nessuna rinuncia alla partecipazione popolare"

"Oggi conferenza stampa per rispondere all'azione del Sindaco, tesa a negare la possibilità delle persone ad avere un ruolo diretto nel dibattito pubblico"

Queste le dichiarazioni dei gruppi consiliari Sinistra Progetto Comune (Dmitrij Palagi e Antonella Bundu) e Movimento 5 Stelle (Roberto De Blasi e Lorenzo Masi)

«I nostri gruppi consiliari continuano a essere al fianco del Comitato referendario Salviamo Firenze. Non riteniamo ci siano elementi per avere fiducia politica, rispetto alle garanzie date dal Sindaco e dalla Giunta. Solo alcuni mesi fa il Piano Operativo era stato presentato auspicando una veloce approvazione. Ora non c'è nemmeno una figura con delega specifica individuata. Inoltre la maggioranza in Consiglio comunale ci appare attraversata da divisioni e polemiche. Insomma, dobbiamo garantire la massima pressione possibile sulle istituzioni da parte della cittadinanza»

Queste le dichiarazioni del Comitato Referendum Salviamo Firenze:


«Con una decisione inaspettata, il Collegio degli Esperti ha deciso di respingere al mittente i quesiti referendari proposti dal Comitato Salviamo Firenze. "Una decisione per noi sorprendente, che non trova corrispondenza nel regolamento comunale, non essendoci alcuna aderenza tra la decisione assunta e gli art. 18 e art.12 del regolamento comunale. La rispettiamo comunque e ringraziamo il collegio degli esperti per il loro lavoro ma noi andremo avanti" commenta Paolo Solimeno, legale del comitato promotore dei quesiti referendari.

Il Comitato chiede formalmente di avere dal Collegio degli Esperti e dal Presidente del Consiglio Comunale Luca Milani tutti gli atti trasmessi dalla Giunta e dall’Amministrazione e tutti i verbali elaborati, visto che dal 23 maggio scorso non c'è stata alcuna comunicazione formale da parte del Comune e non è stato possibile monitorare e verificare i vari passaggi dell'iter istituzionale.
Di fatto da gennaio in poi il sindaco Nardella ha dimostrato distanza e disinteresse rispetto al percorso di democrazia partecipativa intrapreso ed infine all’ultimo momento ha trovato un passaggio tra le maglie di un regolamento comunale inappropriato, per arrivare al risultato di bloccare la partecipazione popolare.
La paura della partecipazione ha già ottenuto un primo risultato: ha obbligato la Giunta ad assumere i quesiti proposti.

"Questo lo vogliamo sottolineare" chiarisce Massimo Torelli, tra i promotori del Comitato Salviamo Firenze, "visto che sta scomparendo dalla percezione cittadina: Nardella ha dichiarato ed assunto impegni contro le politiche di attrazione di fondi di investimento che lui ha voluto, alimentato negli anni e che stanno stravolgendo Firenze. È tornato sui suoi passi, sconfessando gli anni della sua amministrazione, solo dopo la proposta di Referendum e la mobilitazione studentesca. Il fatto è che, se fosse stato convinto della scelta, l’avrebbe portata immediatamente in Consiglio Comunale, rendendola immediatamente eseguibile come Norme di Salvaguardia. Ma non l’ha fatto e noi lo continuiamo a chiedere".

Per il Comitato referendario ancora nulla è risolto: anche perché non è chiaro quando e se queste norme saranno votate (fine 2023, inizio 2024, prossima legislatura) e nel frattempo, nei prossimi mesi e anni, si avranno altre decine di immobili che diventeranno finti studentati-alberghi, residence di lusso e simili.
Davanti a questo scenario, il Comitato non smobilita, ma al contrario rilancia una Consultazione autogestita per coinvolgere e fare esprimere, in settembre, migliaia di cittadini a sostegno dell’immediata eseguibilità delle norme referendarie così da arrivare al blocco delle agevolazioni ai fondi di investimento. Ma, oltre a questo, il tema della denuncia della bolla immobiliare che sta travolgendo la città si arricchirà di altri temi e strumenti.

“Confidiamo”, chiosa Torelli “che rispetto a questo annuncio il sindaco Nardella ci sorprenda ancora, approvando prima le nuove Norme di Salvaguardia.”
Senza una mobilitazione popolare la situazione non cambia: una città paradiso per i ricchi del mondo e di chi cerca facili profitti sulla pelle di chi lavora e studia, ma non può permettersi i prezzi folli per poter vivere a Firenze.
"Saranno, saremo migliaia di sentinelle mobilitate a tutela della nostra città" conclude Massimo Torelli. "Ci impegneremo ad aiutare il Sindaco a cambiare Firenze, se davvero lo vorrà come sta dichiarando. Ci volevano a casa, ci troveranno nelle piazze della nostra città, perché ai problemi sociali non si può rispondere con espedienti burocratici".
Per questo oggi stesso, mercoledì 21 giugno alle ore 18, il Comitato Salviamo Firenze ha dato appuntamento in via Mannelli, al cantiere della nuova struttura ricettiva sorta all’insaputa di tutte e tutti grazie a queste norme che resteranno in vigore per mesi, mentre il prossimo mercoledì 28 giugno all’Arena Castello verrà proiettato un film simbolico: "Le Mani sulla Città"». (fdr)

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