Processo morte Duccio Dini, Giachi: “Fu una spedizione punitiva. Ieri altre conferme”

La vicesindaca commenta l'ultima udienza di quest'anno

“Quel giorno è stata messa in atto una vera e propria spedizione punitiva ed i tentativi di sminuire quanto avvenuto sono stati contraddetti dalle risultanze dibattimentali”. Così la vicesindaca e assessora agli affari legali Cristina Giachi commenta quanto emerso ieri al processo per l'omicidio di Duccio Dini, il giovane travolto e ucciso a 29 anni, il 10 giugno 2018 in via Canova all'Isolotto, da un'auto coinvolta in un inseguimento. 
Nel dibattimento, come si ricorderà, il Comune è parte civile e ieri sono stati sentiti tre degli imputati.
“La loro strategia processuale – ha aggiunto la vicesindaca – è molto debole ed è stata peraltro sconfessata in aula della contestazioni del pubblico ministero”. 
Terminato l'esame degli imputati, la prossima udienza è prevista il 14 gennaio 2020 e sarà dedicata ai testimoni della difesa. Le altre udienze sono state fissate per il 23, 28 e 30 gennaio. L'ultima, con sentenza, è per il 4 febbraio. (fn)

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