Morte Piero Branzanti, il cordoglio del sindaco Nardella

“Ci lascia un imprenditore che ha dato tanto alla nostra città, mettendo a disposizione dell’illuminazione pubblica fiorentina il patrimonio di esperienza e professionalità acquisito dall’impresa Branzanti. Memoria storica della Silfi spa, Piero Branzanti non ha risparmiato gesti di amore verso la nostra città come quando, nel febbraio 2016, a compimento del contratto di servizio e a seguito dell’evoluzione normativa in materia di servizi pubblici, ha dimostrato grande disponibilità nei confronti del Comune affinché il patrimonio di competenze, conoscenze e professionalità delle maestranze impiegate in Silfi non andassero disperse”. Lo afferma il sindaco Dario Nardella appresa la notizia della morte di Piero Branzanti, imprenditore ravennate nel settore della impiantistica elettrica e in particolare della costruzione e manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica, che nel 2007 ha ricevuto il Fiorino d’oro, massima onorificenza della città consegnata a personalità od organizzazioni che si sono distinte nel loro impegno e amore per Firenze.

Il rapporto di Piero Branzanti con Firenze inizia nel dicembre 1969 quando si aggiudica la manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica. Attività che si protrarrà, in appalto, fino al luglio 1985, per poi continuare fino al 29 febbraio 2016 a seguito dell’assunzione del servizio da parte della costituita società mista con il Comune di Firenze, la Silfi spa. Infatti, è nell’ottobre 1982 che il Consiglio comunale, con 41 voti favorevoli e 4 astenuti, approva la costituzione della Silfi (Società Illuminazione Firenze spa) di cui Piero Branzanti detiene il 70% del capitale sociale, caso unico in Italia per la gestione di questo servizio.

“Per Firenze è stato notevole l’apporto di Branzanti allo sviluppo e al miglioramento continuo dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi affidati a Silfi - commenta l'assessore alle Partecipate Lorenzo Perra -, che vanno dagli impianti semaforici, alla telesorveglianza, alle colonnine di ricarica dell’elettrico fino all’illuminazione pubblica, garantendo tra l’altro una crescita occupazionale della società, rivolta in particolare all’ingresso di giovani”. “Alla famiglia - conclude il sindaco - vadano le condoglianze mie personali, dell'amministrazione comunale e della città di Firenze”. (fp)

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