Mirco Rufilli (Consigliere delegato per la valorizzazione della fiorentinità) ha ricordato, in Consiglio comunale, i 100 anni di Silvano Campeggi

Oggi si celebra uno dei più grandi artisti fiorentini contemporanei: i 100 anni di Silvano Campeggi!
Non esageriamo se diciamo che Silvano Campeggi è stato uno dei più grandi, il Michelangelo del ‘900, un artista – spiega il consigliere delegato per la valorizzazione della fiorentinità Mirco Rufilli – che con la sua semplicità e il suo tocco unico ha lasciato un segno indelebile nella storia della pittura e del cinema mondiale.
Nano’, nome d’arte ma nomignolo fiorentino a tutti gli effetti, ha fatto davvero la storia.
Sono sue le illustrazioni dei grandi classici del cinema Holliwodiano, le locandine di 007, West Side Story, Ben Hur, Colazione da Tiffany, Casablanca e poi ancora Cantando sotto la pioggia, La gatta sul tetto che scotta fino a Via col vento!
Sono oltre 3000 le locandine che produce per le grandi case cinematografiche mondiali, ‘Nano’ ha attraversato il Novecento con la matita in mano, lavorando ogni giorno fino a 95 anni.
Ma non solo Cinema per ‘Nano’, il suo legame con Firenze è sempre stato forte e importante tanto che nel 1997 realizza 35 dipinti ispirati al Calcio Storico Fiorentino, tavole che raccontano il corteo storico, il gioco, i costumi e il rito della Grida.
Oggi, in occasione del suo centesimo compleanno, una bella giornata dedicata a lui in Sala D’Arme, grazie alla Vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini, all’associazione Fuoriscena e al produttore cinematografico Matteo Cichero.
I suoi manifesti – prosegue Rufilli – hanno fatto sognare generazioni di spettatori prima ancora di entrare in sala e un documentario dedicato a lui è intitolato appunto: l'uomo che disegnava sogni.
C’è una curiosità che non tutti conoscono: ‘Nano’ viene chiamato perché deve ritrarre dal vivo la più grande diva del momento (forse della storia) Marilyn Monroe.
Lei viene convinta e concede solo un ora per farsi ritrarre grazie alla frase “lo farà un pittore di Firenze”.
Si presenta davanti a ‘Nano’ e gli domanda: “Maestro devo spogliarmi?
Lui: “beh, io son qui a fare un ritratto sicché non importerebbe...”.
Ma lei si spoglia comunque, davanti a tutti.
“Mi sento più a mio agio” gli dice...
Così, nel silenzio generale, ‘Nano’ inizia a disegnare, si sente solo la sua matita sul foglio.
Finito il disegno Marilyn lo guarda, lo bacia e se ne va.
Anni dopo ‘Nano’ commentò in classico stile fiorentino: “Ehhh che ci vuoi fare... la ci giocava sopra, l’era furbetta la bambina...”
Tanti auguri Nano”. (s.spa.)

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