Manifesti di propaganda politica, Draghi (FdI): "L'assessore Bettarini li vieta d'imperio nonostante la legge li consenta in periodo pre-elettorale"

"Manifesti già stampati. Non manifesti elettorali, ma semplice propaganda politica, con la mia faccia. Concessione già pagata alla SaS per l'affissione, poi stamani, il giorno in cui i manifesti dovevano essere affissi, una email della partecipata del Comune: purtroppo non si può, lo stabilisce un "dispongo" dell'assessore Giovanni Bettarini. Questa è la libertà che a Firenze viene lasciata alle forze politiche di fare attività, nonostante la legge stabilisca che la propaganda politica (senza simboli di partito su schede elettorali barrati per intendersi) sia possibile nei mesi precedenti l'indizione dei comizi elettorali". La denuncia è del capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi.

"Al netto della mia personale perdita economica, di cui spero di recuperare almeno il canone pagato a SaS, la questione è squisitamente politica ed ha a che fare con l'aggettivo che contraddistingue il nome del partito del sindaco Nardella e dell'assessore Bettarini: democratico. Quanto è democratico vietare ad un esponente politico, che sia o no eletto, di fare attività di propaganda politica mettendo limiti che nella legge italiana non esistono?" aggiunge il capogruppo meloniano.

"Se poi a questo aggiungiamo l'oltre mezzo milione di euro speso fin qui da Nardella per narrare le sue mirabolanti gesta di sindaco su tv, radio e giornali, ci pare che a Firenze si vada oltre anche i tempi d'oro dell'Unione Sovietica. Ma l'8 giugno, che ai "democratici" piaccia oppure no, si avvicina, e i fiorentini potranno dire la loro con il voto" conclude Draghi. (fdr)
 

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