Lotta alle zanzare, un’app a disposizione dei cittadini per il tracciamento

Il Comune invita alle ‘buone pratiche’ in particolare contro la specie tigre

Arriva l’estate e sono già tornate le zanzare. Dopo un inverno così mite e le pioggie di questi ultimi giorni si teme che nei prossimi mesi la loro presenza possa essere maggiore degli anni scorsi. Ma non si tratta solo di un fastidio: le zanzare infatti possono trasmettere virus – come quelli del West Nile, del Chikungunya e del Dengue – capaci di causare gravi malattie all’uomo. E’ per questo importante sapere dove, quando e quante specie abbiamo sul nostro territorio, dove si raggiungono maggiori densità e maggiori rischi e dove è più opportuno concentrare gli interventi di disinfestazione e a questo scopo è disponibile l’app Mosquito Alert che cerca di mappare le zanzare più comuni.

L’app fa parte del progetto Mosquito Alert Italia – capitanato dal Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive di Sapienza Università di Roma con il contributo dell’Istituto Superiore di Sanità Sanità, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, di Muse - Museo delle Scienze di Trento  e dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, con il quale il Comune di Firenze collabora – e punta sulle segnalazioni fotografiche dei cittadini per ottenere dati a livello nazionale.

Il cittadino, attraverso l'impiego dell'app Mosquito Alert, potrà inviare fotografie di zanzare, segnalazioni delle punture e dei siti riproduttivi degli insetti in modo da monitorare la distribuzione spazio-temporale delle specie di zanzare presenti per valutare e pianificare interventi di disinfestazione mirati.

In due anni, l’app Mosquito Alert è stata scaricata da oltre 18.000 utenti, che hanno inviato oltre 8.000 foto da 103 su 107 province italiane. A Firenze è stata scaricata da circa 200 utenti che hanno inviato oltre 300 segnalazioni di zanzara. La maggior parte di queste appartengono alla specie più diffusa in Italia – la zanzara comune Culex pipiens – e alla specie invasiva Aedes albopictus, la famosa zanzara tigre che è approdata in Italia ormai da oltre 30 anni e diffusa in tutto il territorio condizionando la possibilità di godere appieno delle attività all’aperto da maggio a ottobre. Ma i cittadini hanno anche inviato fotografie anche di specie più rare, come la zanzara coreana (Aedes koreicus) e quella giapponese (Aedes japonicus) – specie invasive giunte più recentemente nel nostro paese e in espansione soprattutto nel nord Italia.

Intanto il Comune ha emanato un’ordinanza per prevenire la diffusione delle zanzare e in particolare di quelle di specie tigre nelle case private, nei cimiteri e nei cantieri. Le misure di prevenzione e trattamento per combattere sia le zanzare comuni che le zanzare tigre mirano ad evitare i ristagni d’acqua e sono: eliminare i sottovasi (o comunque non lasciare ristagnare l’acqua) e moderare le annaffiature; impedire i ristagni di acqua piovana sui teli e sugli oggetti esposti all’aperto; verificare periodicamente che le grondaie e i pozzetti delle acque piovane e le canalette di scorrimento delle acque in eccesso non siano ostruite; non lasciare all’aperto contenitori che possono raccogliere acqua (barattoli, ciotole per animali, piscine gonfiabili, giochi per bambini, pneumatici) e tenere rovesciato l’annaffiatoio; coprire bidoni, secchi, cisterne e vasche con coperchi ermetici, teli ben tesi o reti zanzariere; periodicamente, da aprile a ottobre, trattare con prodotti larvicidi i propri vasi,  tombini, pozzetti e caditoie.

 

Per ulteriori informazioni:

 

https://ambiente.comune.fi.it/pagina/animali/lotta-alle-zanzare

 

www.mosquitoalertitalia.it

 

Scroll to top of the page